La fotografia, fin dal
suo apparire, ha influito sulla letteratura sia a livello tematico sia sulla
stessa scrittura, mutandone attitudini, modi e ritmi e aumentandone
l'autocoscienza. Il volume considera tanto la tematizzazione attraverso il
ricorso a elementi quali il ritratto fotografico, l'album di famiglia, la foto
vernacolare e l'apparizione del fotografo investe di personaggio e/o narratore
quanto l'imporsi di una vera e propria "scrittura fotografica". Da
Nathaniel Hawthorne àiphoto-books contemporanei, dal dagherrotipo al digitale,
si propongono varie letture (e usi) della fotografia in letteratura:
dall'utilizzo metanarrativo della figura del fotografo alla metafora della
fantasmatizzazione, frammentazione e perdita di identità; dall'ausilio per la
memoria all'esaltazione del feticcio e del simulacro; dalla riflessione sul
tempo e sulla mortalità alla poetica dell'istante decisivo.
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