Può sembrare un libro
di curiosità, invece è un libro di fisica. Ogni nostra esperienza quotidiana,
ogni fenomeno comune, che spesso guardiamo senza passione, nasconde infatti
segreti che alla luce delle leggi della fisica diventano improvvisamente comprensibili
e molto più affascinanti di quanto avremmo mai sospettato. Attorniati come
siamo da libri dedicati alle superstringhe, agli acceleratori di particelle o
alla meccanica quantistica, potremmo essere indotti a pensare che la fisica sia
una faccenda inesorabilmente tecnica, relegata in laboratori sempre più
avveniristici: una questione per soli specialisti. Invece, Helen Czerski ci
coinvolge col sorriso in decine di storie comuni, dalle onde del mare ai
cucchiaini da caffè, per raccontarci quanto può essere bella la fisica, che
danza tutt’intorno a noi, se solo ci fermiamo a osservarla. La fisica, insomma,
fa parte della vita di ogni giorno, basta saperla scovare e saperla apprezzare
per renderla familiare e bellissima. Le più grandi teorie, le più complesse e
affascinanti congetture, si nascondono negli oggetti più insospettabili e
comuni. I venti antartici possono essere spiegati con lo scoppio del popcorn
nella padella; persino bere da una cannuccia può essere una buona lezione di
fisica, soprattutto se in cattedra c’è Helen Czerski col suo entusiasmo
contagioso. Nel nostro bicchiere c’è un brulichio di molecole, un invisibile e
turbolento sfrecciare e scontrarsi di infinite, minuscole biglie. È un gioco di
pressione e temperatura nel quale si nasconde la legge dei gas, il
comportamento dei liquidi e molto altro, e non ci si annoia mai. Ma se la
cannuccia che state provando è più lunga di 10,2 metri non c’è niente da fare,
non berrete mai la vostra bibita, neanche con tutta la forza del mondo. Lo dice
la fisica, leggere per credere.
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