Come nasce la leggenda
dell'ispettore Chen? Com'è possibile che «un poliziotto soltanto di nome in
mezzo a tutti gli altri poliziotti veri» diventi il tutore della legge più
affascinante (e temuto) di Shanghai? Chen Cao, proprio come molti suoi
coetanei, è un giovane traumatizzato dalle violenze subite durante la
Rivoluzione Culturale maoista. Ma per un beffardo scherzo del destino - e della
burocrazia - si ritrova assegnato al dipartimento di polizia di Shanghai. Lui,
il poeta idealista e sognatore, laureato in letteratura e ammiratore fervente
di T.S. Eliot, nonché inguaribile buongustaio, è ora un poliziotto riluttante,
destinato a far rispettare la legge. Ma è davvero così? Oppure sono gli
interessi del Partito ad avere sempre e comunque la precedenza sopra ogni altra
cosa, perfino sulla giustizia? Ne "Il poliziotto di Shanghai", Qiu
Xiaolong ricostruisce i traumi di un passato ineludibile che torna
continuamente a gravare su un presente carico di incertezze. Tra delizie
gastronomiche e raffinate rimembranze poetiche, anche questo nuovo libro dello
scrittore cinese rappresenta un indizio cruciale per decifrare quel rebus
enigmatico che è la nuova superpotenza asiatica, per far luce sul volto più
segreto di quel «socialismo con caratteristiche cinesi» in cui i destini
individuali sono perennemente in balia dei mutamenti politici.
Nessun commento:
Posta un commento