Viviamo anche
attraverso i ricordi degli altri. Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve
affrontare l'ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della
sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa
accadrebbe se, da un giorno all'altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa
accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre? La sua vita si
trasforma in un incubo quando, all'improvviso, si rende conto di essere
diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non
c'è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento. Eppure
Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un
gioco insidioso, dove l'unico indizio che conta è nascosto all'interno di un
biglietto: 0°13'07''S78°30'35''W, le coordinate per tornare a vedere. Insieme a
Jared, Scott e Christabel - come lei scomparsi dal mondo - la ragazza verrà
coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri
partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il
tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi
toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del
mondo. Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla
luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo
in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la
compongono. Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in
grado di vederci? Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra
identità? Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi
stessi. Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.
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