Migliaia di anni fa,
nel tempo del mito, Odisseo affonda l'ancora di fronte alla terra di nebbia dei
Cimmeri e si appresta a evocare le ombre dei trapassati. Da quel giorno, molte
navi, uomini, donne si sono affacciati sull'universo oltremondano dei pagani. Ne
hanno esplorato da vivi i confini, ne hanno sperimentato l'inesorabile
abbraccio dopo la morte. Una passeggiata nell'Aldilà ripercorre il viaggio di
queste anime, lasciando che la voce degli Antichi emerga senza filtri dalle
tenebre dell'Oltretomba, dalle isole chiare dei Beati, dalle profondità
insondabili del Tartaro: passi celebri e poco noti, frammenti di poesia e brani
in prosa, papiri e lucenti lamine d'oro si ritrovano uno accanto all'altra per
raccontare la storia di chi non c'è piú, ma anche una visione dell'Aldilà solo
apparentemente sconfitta dal tempo e dal trittico: inferno, purgatorio,
paradiso. Questo itinerario si apre con un «invito al viaggio»: un saggio a due
voci pensato per accompagnare per mano il lettore fra i meandri perigliosi dei
regni d'ombra e per restituirgli, vivida, una visione della morte che ancora
alberga, sotto traccia, nell'immaginario di ciascuno di noi. Due racconti
cornice – l'XI canto dell'Odissea e il VI dell'Eneide – incastonano questo
mondo fatto di squarci di luce, di dolore e di pianto, ma anche di
irresistibile comicità.
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