«Alle 23.30 del 2
giugno, il capitano di vascello William Tennant trasmise il secco messaggio
"BEF evacuato" all'ammiraglio Bertram Ramsay, che dirigeva
l'operazione Dynamo dal castello di Dover. Si dichiarava in quel momento il
pieno successo della maggiore manovra anfibia mai realizzata fino ad allora.»
In pagine avvincenti
come un romanzo d'azione, Franco Cardini e Sergio Valzania ci raccontano come
si svolse l'operazione Dynamo: durante la Seconda guerra mondiale, in nove
giorni 180.000 soldati inglesi e 140.000 soldati francesi e belgi furono
evacuati dalle spiagge e dall'unico molo ancora operativo del porto di
Dunkerque, nel Nord della Francia, sotto il costante bombardamento
dell'artiglieria tedesca e della Luftwaffe. La decisione di abbandonare il
territorio europeo era stata presa dopo che il 20 maggio le avanguardie
corazzate tedesche avevano raggiunto la Manica nei pressi di Abbeville e
l'intero esercito belga, le due migliori armate francesi e il BEF (il corpo di
spedizione britannico) erano stati circondati, spalle al mare. Il loro destino
sembrava segnato: una disperata resistenza e poi - esaurite le munizioni, i
viveri e il carburante - la resa. Per riuscire in un'impresa di così vaste
dimensioni in un contesto tanto ostile, l'ammiragliato inglese ricorse alla
collaborazione di tutta la marineria portuale e da diporto britannica, che
partecipò con entusiasmo e spirito di sacrificio all'operazione Dynamo con ogni
tipo di imbarcazione disponibile, dando vita a una vera e propria epopea. Anche
se Churchill ebbe a dire che «non si vincono le guerre con le evacuazioni»,
l'operazione venne comunque valutata un grande successo, superiore alle più
rosee aspettative coltivate dal governo britannico nel momento in cui era stata
decisa. I circa 240.000 inglesi inquadrati nelle sette divisioni che
componevano il BEF costituivano infatti l'intero esercito inglese per quanto
riguardava gli ufficiali, i sottufficiali di carriera e i soldati volontari. La
loro perdita avrebbe forse privato la Gran Bretagna della possibilità di
continuare da sola la guerra, dopo il collasso della Francia, dato che le
sarebbero mancati i quadri di comando e gli istruttori per organizzare un
esercito da opporre alle truppe dell'Asse. Quattro anni più tardi, con lo
sbarco in Normandia, il 6 giugno, le truppe britanniche metteranno di nuovo piede
in Europa per combattere i tedeschi e concludere vittoriosamente la Seconda
guerra mondiale.
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