Libri che «non hanno
finito mai di dire quel che hanno da dire», i classici sono davvero
«infinitamente futuri». Qui Piero Boitani ci consegna pagine acuminate in cui
interroga fra l'altro l'Iliade, il poema della forza e della guerra, anzi di un
conflitto cosmico, ma anche della pietà che rende l'uomo civile; l'Odissea, il
primo e più affascinante romanzo del mondo; Lucrezio, il quale, dopo che i
greci hanno scoperto la meraviglia, il pensiero e la scienza, ne ha fatto
poesia straordinaria; Virgilio, che consacra la storia del piccolo villaggio
divenuto capitale del mondo; Tacito, che denuncia con forza la natura
imperialistica del potere romano; Ovidio, che con le Metamorfosi, poema del
continuo divenire, crea il primo grande classico post-moderno.
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