Nella New York di fine
Ottocento - una città in profonda trasformazione, uno spazio delle possibilità
pronto ad accogliere il futuro, abitata da imprenditori e inventori ansiosi di
forgiare il proprio destino - il giovane Martin Dressler aiuta il padre nel
negozio di sigari di famiglia. Presto inizierà a lavorare in un hotel, prima
come garzone, poi come fattorino, segretario, direttore, salendo la scala del
successo fino a diventare un imprenditore innovativo e fortunato, un ideatore e
costruttore di alberghi sempre più grandi, lussuosi, fantasmagorici. Nel corso
della sua ascesa economica e personale, Martin sarà accompagnato da due
sorelle, una eterea e sognatrice, l'altra pratica e determinata. La visione di
Martin Dressler si farà man mano più audace, sospesa tra realtà e
immaginazione, follia e ambizione, arte e industria, fino a concepire il Grand
Cosmo, un immenso edificio capace di offrire ogni tipo di spazio e
intrattenimento, un palazzo-universo che può sostituire la vita reale...
"Martin Dressler" esplora il sogno americano in tutte le sue
manifestazioni: come aspirazione, visione, incubo, allucinazione, delusione,
morte.
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