A chiunque ogni tanto
capita di non ricordare dove siano le chiavi di casa o dove ha parcheggiato la
macchina, o magari di dimenticare un appuntamento con un’amica. Chiunque non
farebbe caso a simili sciocchezze. Per Cass Anderson, invece, è diverso. Ogni
minimo deragliamento della memoria potrebbe essere un sintomo preciso: demenza
precoce, la malattia che ha colpito la madre diversi anni prima. Ecco perché,
adesso, Cass sta vivendo un incubo. Una sera di pioggia, tornando a casa, ha
superato un’auto ferma sul ciglio della strada. All’interno c’era una donna, ma
lei non si è fermata ad aiutarla. Poi la mattina seguente ha scoperto dai
telegiornali che quella donna è stata assassinata. Esattamente dove lei l’aveva
incrociata. E, subito, ai sensi di colpa si aggiunge l’angoscia di aver visto
qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Come spiegare le telefonate mute che ha
cominciato a ricevere proprio da quella mattina, se non come una velata
minaccia? E perché anche quando è in casa ha così spesso la sensazione di
essere osservata? Cass è terrorizzata perché non ricorda nessun dettaglio
significativo riguardo quella sera. Purtroppo, però, da qualche giorno non si
ricorda nemmeno come funziona la lavatrice, se ha preso o no le sue pillole, se
uno dei coltelli in cucina avesse una strana macchia sulla lama, come di
sangue… L’unico che potrebbe aiutarla a non impazzire e a capire cosa stia
succedendo è suo marito, Matthew, che però le appare ogni giorno più distante e
distaccato, quasi fosse il primo a essere certo che non ci sia niente da fare,
che la malattia sta prendendo il sopravvento. E anche Cass ormai se ne sta
convincendo. Un pomeriggio, però, proprio nel garage di casa fa una scoperta
che cambia tutto…
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