Come per il precedente
Storie di Parigi, l’erudito scrittore Franco Ricciardiello organizza in questo
volume il poetico frutto della sua flânerie.
Venezia è la sua nuova meta ovvero
la città che John Ruskin definì l’anti-Roma. Ecco il suo modus operandi:
“Venezia è divisa in sei sestieri. Ho preparato cinque itinerari, considerando
unitariamente i sestieri di Santa Croce e San Polo i cui confini si
compenetrano uno nell’altro. Le mie Storie di Venezia sono costruite sestiere
per sestiere, evocate nei luoghi in cui vissero i protagonisti, dove furono
girate le scene dei film, dove gli scrittori immaginarono ambientati i loro
romanzi” Per i turisti italiani, ma anche per i veneziani stessi, Ricciardiello
spiega il legame tra la Serenissima città e Il mercante di Venezia di
Shakespeare, Il Pecorone di Giovanni Fiorentino; le vite parallele di Iosif
Brodskij e Igor Stravinskij, entrambi sepolti qui; la genesi del Milione di
Marco Polo; Fino alla fine del mondo, film di Wim Wenders che inizia nei canali
e termina in orbita intorno alla Terra; la morte di Richard Wagner a palazzo
Vendramin Calergi; i lunghi capitoli di Contro il giorno di Thomas Pynchon
ambientati tra fine ottocento e inizio novecento; Antonio Vivaldi diviso tra
due donne: la mezzosoprano Anna Girò e la protagonista di Stabat Mater, romanzo
di Tiziano Scarpa; il filosofo John Ruskin e le sue Stones of Venice; il
passaggio di Dante, Petrarca e Boccaccio e il ruolo dell’editoria nella
formazione della lingua italiana; Gli occhi di Venezia di Alessandro Barbero;
la caduta della Serenissima all’arrivo di Bonaparte; lo scandaloso approdo
alla seconda edizione del Festival del Cinema di Venezia di Hedy Lamarr, la
donna più bella del mondo; la tradizione della Festa delle Marie, con le dodici
più belle ragazze della città, nata da un episodio del basso medioevo;Le Ultime
lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo; l’Adagio di Tomaso Albinoni, che in
realtà è stato scritto due secoli più tardi; Pane e tulipani, il fortunato film
di Silvio Soldini; la ricostruzione della cruenta battaglia di Lepanto; Peggy
Guggeheim su Canal Grande; il racconto del canto notturno dei gondolieri fatto
dalla penna di Goethe; la partenza di D’annunzio per la beffa di Buccari; la
vita di Ezra Pound; A Venezia… un dicembre rosso shocking del regista inglese
Nicolas Roeg, da un racconto di Daphne du Maurier; la poetessa prostituta
Veronica Franco, honesta cortigiana del Cinquecento; i capitoli della Ricerca
del tempo perduto di Proust ambientati qui; La morte a Venezia di Thomas Mann e
il film di Luchino Visconti; Carlo Goldoni e la riforma del teatro; Tutti
dicono “I love you” di Woody Allen; la vita di Claudio Monteverdi; l’arte di
Aldo Manuzio; il soggiorno di Lord Byron; il prefetto romano Cassiodoro;
Caterina Corner, futura regina di Cipro; l’autobiografia di Giacomo Casanova e
il film di Federico Fellini; le Confessioni di un italiano di Ippolito Nievo;
Pietro Aretino, maestro della letteratura erotica; Baudolino di Umberto Eco; Di
là dal fiume e tra gli alberi di Ernest Hemingway; infine, Senso di Luchino
Visconti...
Franco Ricciardiello
(Vercelli, 1961) comincia a pubblicare fantascienza a vent’anni. Nel 1998 vince
il premio Urania per il miglior romanzo di fantascienza italiano con Ai margini
del caos (Mondadori), tradotto in Francia da Flammarion. Ha insegnato per quasi
vent’anni Scrittura creativa a Biella, Vercelli e Genova, e tiene seminari
sulla letteratura a Torino, Napoli, Cosenza e Novara. Ha collaborato
all’enciclopedia a dispense Scrivere della Rizzoli con una serie di schede su
celebri opere della letteratura mondiale e con il volume dedicato allo “Stile
letterario”. Oggi ha all’attivo tre romanzi di fantascienza, due gialli, un
thriller e un romanzo contemporaneo, più tre volumi che raccolgono la maggior
parte dei suoi racconti apparsi in riviste e antologie in Italia, Francia,
Grecia e Argentina. Per Odoya ha già pubblicato Storie di Parigi (2017).
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