Cuba sta cambiando, ed
è su questa isola che Yasmina Khadra ha deciso di ambientare il suo nuovo
romanzo raccontandoci la storia di un cantante di cabaret che si ritrova senza
lavoro e che si innamora perdutamente di una giovane donna misteriosa
portandoci a riflettere con nostalgia, con la maestria di uno Steinbeck
contemporaneo, sulla giovinezza passata, sulla passione per la musica e la
danza e sulla fortuna di continuare a credere in un futuro sereno. Invitato a
Cuba per scrivere la sceneggiatura di un film, Yasmina Khadra ha scoperto
l’incanto di un luogo travagliato e sognante, creativo e insieme malinconico.
Ispirato da questo viaggio ha dedicato all’isola e ai suoi abitanti il suo
nuovo romanzo. Il regime di Raul Castro sta volgendo al termine, Juan detto
«Don Fuego», jazzista afrocubano e cantante dalla lunga carriera nei cabaret
dell’Avana, infiamma ancora gli animi con la sua magnifica voce. Ma i tempi stanno
cambiando, il Buena Vista Café dove si esibisce da sempre viene privatizzato e
il musicista si trova improvvisamente, a 60 anni, catapultato nel mondo di
strada alla ricerca di un nuovo futuro. Gira per la capitale cercando
inutilmente di sfruttare la sua fama, prova a recuperare un legame ormai
inesistente con la famiglia, ma non gli resta che rifugiarsi da una sorella
generosa, capace di accogliere tutti. Sarà solo l’incontro casuale con Mayensi,
una giovane donna della quale si innamora, a scuotere le sue passioni. Il
mistero che circonda questa ragazza solitaria ed enigmatica diventa presto una
minaccia per il loro improbabile idillio e la necessità di proteggerla lo
porterà a scrutare i lati oscuri della sua città e il nuovo volto dell’isola.
Yasmina Khadra racconta la Cuba contemporanea e un mondo sulla soglia di una
radicale trasformazione. Attraverso quelli che sembrano i suoi maggiori
stereotipi, la potenza della tradizione musicale, la passione amorosa, la
sensualità della natura, lo scrittore algerino scrive invece una storia carica
di suspense e realismo, una riflessione nostalgica sulla giovinezza passata,
sul ruvido presente, sulla fortuna di continuare a credere in un futuro sereno.
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