"Conosciamo tutti
le piramidi egizie, i templi greci, i fori romani, e tutti ammettiamo che le
tracce di civiltà scomparse provano che le civiltà muoiono, e dunque che sono
mortali! La nostra civiltà giudaico-cristiana, che ha duemila anni di vita, non
sfugge a questa legge. Dal concetto di Gesù, annunciato nell'Antico Testamento
e progressivamente nutrito d'immagini da secoli di arte cristiana, fino a Bin
Laden, che dichiara guerra mortale al nostro Occidente spossato, provo qui a
tracciare un affresco epico della nostra civiltà. Vi troviamo: monaci folli nel
deserto, sanguinari imperatori cristiani, musulmani che costruiscono il loro
«paradiso all'ombra delle spade», grandi inquisitori, streghe a cavallo delle
scope, processi agli animali, indiani piumati a passeggio con Montaigne nelle
strade di Bordeaux, la resurrezione di Lucrezio, un curato ateo che annuncia la
morte di Dio, una rivoluzione giacobina che uccide due re, dittature di destra
e poi di sinistra, campi di morte neri e rossi, un artista che vende i suoi
escrementi, uno scrittore condannato a morte per aver scritto un romanzo, due
ragazzi che rivendicando l'Islam sgozzano un prete durante la messa... e mille
altre cose. 'Decadenza' è un libro né ottimista né pessimista, ma tragico,
perché in questo momento non si tratta più né di ridere né di piangere, ma di
comprendere." (Michel Onfray)
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