Per chi governa
sfruttare i media per i propri scopi è una tentazione irresistibile. Se
Mussolini è tra i primi a usare radio, cinema e giornali per una persuasione
sistematica, a seguirne le orme sono stati in molti. Fabio Martini ricostruisce
metodi ed espedienti: dalla Dc, che nel dopoguerra esibisce austerità e censura
racconti troppo realistici della società, al paradosso degli anni '90, con i
politici che avevano utilizzato la televisione per orientare i pensieri degli
spettatori-elettori sotto processo proprio in tv; fino alla post-verità,
riedizione delle menzogne come "affermazioni false, fatte in piena cognizione
di causa con l'obiettivo d'ingannare".
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