La scuola vista dagli
occhi di un giovane professore, Alessandro Buttitta, classe 1987, che mette
nero su bianco le responsabilità e la passione di chi insegna schierando un
gruppo di insegnanti e studenti di tutto rispetto, arruolato tra le fila
dell'immaginario scolastico di cinema, letteratura, fumetti, musica e serie
tv. Dieci lezioni con più domande che
risposte, dieci punti di vista per arricchire la riflessione sul tema proprio
in occasione del ritorno sui banchi, per capire oggi più che mai per chi suona
la campanella. Cosa possiamo imparare quindi da Lisa Simpson con il suo ditino
sempre alzato? Che lezione si nasconde dietro la lunga barba bianca del preside
Albus Silente della scuola di Harry Potter? E non solo: tra le pagine insegnano
anche Walter White di Breaking Bad, il Nanni Moretti di Bianca e il Professor
Keating de L’attimo fuggente. Dieci idee per riflettere sulla scuola e sulla
sua funzione, rivolgendosi a chi la scuola la vive davvero dall'altro lato
della cattedra. Un manuale dal taglio fresco e puntuale. Il gioco di parole del
titolo non è casuale: per chi insegna, infatti, i consigli di classe sono il
momento del confronto, dell’ascolto reciproco, degli sguardi incrociati, degli
scontri più accesi. Ci sono più domande che risposte perché i problemi ci sono
anche davanti le lavagne elettroniche. Ci sono più domande che risposte perché,
nel marasma comunicativo dei nostri tempi, la scuola si porta ancora dietro
tante contraddizioni. Il volume si
arricchisce della prefazione della giornalista Rita Pinci e di un'intervista
esclusiva al regista e attore Carlo Verdone.
Alessandro Buttitta
(Milano, 1987), è professore di materie letterarie, vive e lavora in Sicilia.
Scrive per “Huffington Post”, “TvZap” e altre testate occupandosi di
televisione e cultura pop. È stato analista di TvTalk su Rai3 e ha lavorato
nella redazione di Rai4. Per tre anni ha diretto il magazine online “Ed è
subito serial”.
COLLANA: DIECI!
Ogni “dieci!” è
dedicato a uno dei temi cruciali del nostro tempo, libri con un taglio pop che
offrono strumenti di comprensione seri, ma estremamente affabili. Libri agili e
veloci scritti con brio, spesso con ironia, sempre con estrema sincerità.
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