La vita in provincia,
lo sanno tutti, spesso è molto tranquilla, lenta al limite della monotonia. Eppure
ci sono cose che all'improvviso la accendono. Succede ovunque, senza eccezioni.
Gianni Gribaudo, il protagonista di questo giallo, lavora in un piccolo
giornale, in una cittadina della meravigliosa regione storica delle Langhe. In
redazione si occupa di sport, per lo più, e di cronaca nera, quando serve.
Anche al giornale non succede molto. Un giorno però... In "Brividi e
maiali", Gribaudo, pseudonimo vistosamente regionale, allo stesso tempo
autore e personaggio principale di questa storia, racconta una vicenda che
sembra ambientata a Fargo. In un inverno particolarmente freddo e innevato, le
ossa di un uomo vengono ritrovate in una discarica abusiva, spolpate dai maiali
di un allevamento lì vicino. Il mistero è fitto e le indagini, condotte da un commissario
napoletano in difficoltà con la comprensione del dialetto locale, sembrano a un
punto morto. Un po' per caso e un po' per curiosità Gribaudo si improvvisa
detective. In una girandola di equivoci, tra personaggi strampalati e
indimenticabili - il Settegiacche, il Pagliasso, il Barachin e su tutti il
Gadan, baby pensionato che passa il tempo in redazione vestito da damerino e
legge i giornali a scrocco mentre fa la corte alla Maddalena, segretaria
prosperosa e un po' isterica - Gianni Gribaudo arriva a individuare i colpevoli
del delitto, non per maestria investigativa ma solo seguendo il suo istinto
contadino.
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