E scavi, scavi ancora
un po' dentro la terra, che magari arrivi dall'altra parte del mondo e lì c'è
di nuovo casa. Un grande buco, una voragine, si apre una notte,
silenziosamente, in una strada di Torpignattara, a Roma, proprio di fronte al
condominio dove abitano Francesca e Yasmine. Francesca viene da Padova e occupa
l'appartamento di sua zia Ada, che sta male ed è in ospedale: è scesa a Roma
per poterla finalmente conoscere, prima che sia troppo tardi. Yasmine, moglie e
madre, è arrivata anni prima dal Bangladesh. Le due si incontrano, si parlano,
diventano amiche. Il grande buco intanto rimane lì, sotto la loro casa. Gli
abitanti del quartiere ci guardano dentro, cauti: ma che cosa ci sia sotto, ma
dove porti, non si capisce. All'inferno? Dall'altra parte del pianeta?
Francesca e Yasmine provano a capirlo insieme. Nella vita di entrambe ci sono
dei vuoti, delle mancanze, dei buchi. Qualcosa si svelerà, non tutto. Anche la
voragine là fuori, in strada, non racconterà tutti i suoi segreti. Ma le vite
troveranno un nuovo e un ulteriore senso. L'intero quartiere di Torpignattara,
una folla di personaggi che provengono da tutto il mondo, e tutto il mondo
ricreano a Torpignattara, è convocato: quasi come un coro, infimo e sradicato,
ma dal canto potente.
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