Un po' per gioco e un po'
no, l'autore scrive il suo nuovo romanzo, che più che un vero romanzo è una
piccola raccolta di pièce teatrali, agili e snelle, che scorrono alla lettura
con un pungente sarcasmo lasciando un retrogusto amaro, un senso drammatico che
fa da contrappeso all'apparente ilarità suscitata...
Le drammaturgie, buone
anche per essere interpretate, si riferiscono a tre situazioni diverse: la
prima è un'intervista ad Alessandro Manzoni fatta da "uno" che mette
a nudo le debolezze del grande scrittore, le manie e le frivolezze ripercorrendo
la sua vita e la storiografia del suo tempo. La seconda è il dialogo tra
Berlusconi e il cagnolino Dudù che tenta invano di consigliarlo. La terza è il
resoconto del rapporto di una coppia quasi comune: "chi e chi". Per
finire una brevissima comica ambientata in un far west come tanti, tra due
pistoleri assetati di vendetta. Come tanti...
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