Avevamo
imparato a conoscere Scarfagnano, il mitico paese protagonista, con i suoi
abitanti, del primo libro di Edoardo Micati, L'isola sulla terra, proiettato in
un lungo periodo storico, dal 1933 al 2008. Questo lasso di tempo
corrispondeva, di fatto, alla nostra memoria personale e alla memoria storica,
quella che si è formata, in ognuno di noi, con i racconti dei genitori, dei
nonni e con i "fatterelli", che passando di bocca in bocca,
costituiscono la "piccola storia" del paese e cementano il senso della
comunità. Nel nuovo libro di Edoardo Micati l'ambientazione è sempre
Scarfagnano, ma lo sguardo questa volta è sezionale in quanto tutto avviene in
un solo anno; la vicenda inizia a svilupparsi all'interno dell'osteria del
paese, dove un gruppo di amici da inizio a una specie di gioco, ad una
scommessa. Un incipit che fa pensare al "Giro del mondo in ottanta
giorni" di Verne, con l'osteria che sostituisce un più sofisticato, ma
forse meno appassionante, club inglese per gentiluomini. Le vicende narrate non
sono però esotiche, avvengono tra vicoli, botteghe, chiese parrocchiali,
camposanti e i personaggi sono quelli che conosciamo da sempre per quotidiano
consuetudine: il barbiere, il parroco, il brigadiere, il farmacista, ma con
alcune aggiunte importanti, come il maresciallo Otto Ortner, proveniente da San
Candido, e poi tecnici giapponesi, autisti serbi, mafiosi russi, immigrati
clandestini. Come a voler dire che non esiste nessuna isola sulla terra, ma
tutti siamo sempre collegati col mondo intero. Tuttavia il mondo di Scarfagnano
mantiene una sua precisa identità, dal linguaggio che non disdegna la frase in
dialetto quando serve a caratterizzare meglio una situazione o un personaggio,
all'immancabile cucina salentina della quale lo scrittore riesce persino a
farci sentire l'odore. Erbe e Spezie. Le spezie sono di provenienza diversa:
noce moscata da Grenada; curcuma, pepe, cannella, e vaniglia dall’ Indonesia;
anice stellato e zenzero dal Vietnam. Prodotti consigliati
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