La maledizione delle
sacerdotesse d’Illiria è un avvincente romanzo in cui storia, leggenda e mito
si fondono per dare voce a un periodo del quale purtroppo non esistono che
scarsi documenti storici. La narrazione prende spunto dall’antico mito greco di
Cadmo e Armonia, che trascorrono i loro ultimi anni di vita in Illiria per poi
diventare serpenti e quindi numi tutelari della regione. Teuta, la protagonista
del romanzo, è la donna-serpente divisa tra il suo essere pirata, regina e
totem del popolo illirico, e il suo amore senza limiti nei confronti del
navarco Demetrio di Faro. Ambizioni, gelosie, sangue e passione percorrono le
pagine di questo romanzo, legando i destini di personaggi che – tra conquiste,
guerre e desiderio d’amore – sembrano, loro malgrado, subire il destino dettato
dagli occhi del serpente-indovino Illyrios.
Mira Meksi, scrittrice
e traduttrice albanese, rappresenta una delle voci più importanti e potenti nel
panorama letterario del periodo successivo alla caduta del regime di Enver
Hoxha. Ha ricevuto diversi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale,
come il Premio per la traduzione letteraria del Ministero della Cultura, nel
2008. Ha tradotto opere di autori prestigiosi come Márquez, Vargas Llosa,
Baudelaire e Neruda. Fra le opere di cui è autrice compaiono Frosina e Janina,
Ballo a Versailles, Omicidio a Venezia.
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