Continua l'epica storia
e geografia dell'arte in Italia di Vittorio Sgarbi, con il quinto volume del
Tesoro d'Italia. Dal mito alla favola bella continua il percorso di Vittorio
Sgarbi per comporre una storia e geografia dell’arte in Italia. Con Venezia si
apre, nel segno del mito, questo quinto volume, in una luce che, per l’ultima
volta, si diffonde in tutta Europa. Dopo i fasti di Tiepolo, Canaletto e
Canova, iniziano, infatti, esperienze artistiche meno clamorose, eppure non
meno straordinarie. In un itinerario che, da Venezia, ci porta a Roma, a
Napoli, risale in Toscana e in Emilia in un arco temporale che dalla seconda
metà del Settecento ci conduce ai primi decenni del Novecento, approdiamo,
infine, a Milano, alla soglia delle avanguardie e in un momento in cui l’Italia
sembra recuperare, con Boldini e la Belle Époque, “la favola bella”, appunto,
una nuova e diversa centralità. Boldini chiama D’Annunzio. Vittorio Sgarbi
disegna un rigoroso itinerario cronologico, ma prestando estrema attenzione a
non tralasciare gli umori regionali, illustrando artisti noti e invitandoci,
come sempre, a scoprirne altri meno noti ma non meno grandi. Bellotto,
Piranesi, Hayez, la Scapigliatura, Stern, Signorini, De Nittis, Segantini,
Pelizza da Volpedo, Morbelli, Klimt, Baccarini, Morbelli, Previati, per
ricordare solo alcuni dei cinquanta autori illustrati in questo volume: una
galleria di meraviglie e sorprese che invitano il lettore a un suo inevitabile
personalissimo viaggio.
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