“Freddo, umido,
pauroso, il bosco si frapponeva tra lui e la sua ossessione. Un ostacolo,
l’ennesimo, da superare per sconfiggere l’ultimo dei suoi incubi, il sonno
atavico. Ora l’uomo procedeva spedito, gli anfibi pestavano rapidi, affondavano
nel fogliame che nascondeva insidie e contro le quali cercava a stento di
resistere. Il cuore accelerò il battito, i respiri si accavallavano, si
prendevano a spinte l’un l’altro. D’un tratto, un piede finì in una buca nel
terreno, l’uomo gridò, cadde a terra. Ricominciò a marciare, adesso più cauto,
non doveva permettere alla fretta di comandare le sue mosse, nemmeno al dolore
intenso di un malleolo già gonfio. Sfilò il coltello a serramanico, fece
scattare la lunga lama seghettata e, come avesse per le mani una falce,
tranciava, segava tutto intorno. Adesso si muoveva più svelto, il sudore colava
lungo la fronte, niente gli avrebbe impedito di raggiungere l’obiettivo”.
Torna in libreria Marina Crescenti con Cosa le
tiene sveglie, nuovo thriller con protagonista Lorenzo “Luc” Narducci,
vicecommissario della sezione omicidi della squadra mobile di Milano. Treragazze
sparite nel nulla. Un misterioso furgone bianco. Questa volta il commissario
Narducci (già protagonista di 4 demoni per il commissario Narducci e Joy. Un
altro caso a Milano per il commissario Narducci) dovrà scoprire in tempo dove
si trovano le giovani, cosa le accomuna, ma soprattutto dovrà fare i conti con
le ossessioni e le schizofrenie di una mente logorata dall’insonnia e dagli
orrori dei combattimenti in Afghanistan. Amore, tradimento, odio, guerra e
vendetta si rincorrono senza sosta in una escalation incalzante. Dal passato,
ricco di mistero e sepolto invano, riemergono fotografie pericolose: per
relegarle definitivamente all’oblio qualcuno è disposto a qualsiasi cosa. In
una terribile lotta contro il tempo, il commissario Narducci, dovrà tentare di
districare un mistero complesso e articolato, intriso di violenza e di solitudine.
Prima però, dovrà vincere le proprie debolezze e guardare negli occhi la follia
di una mente disperata.
Marina Crescenti, vive a Pavia.Ha esordito nel
2007 nel mondo del noir con 4 Demoni per il Commissario Narducci (Fratelli Frilli
Editori) a cui ha fatto seguito Joy - Un altro caso a Milano per il commissario
Narducci (Fratelli Frilli Editori, 2008). Oggi è autrice di racconti e romanzi
tra cui: Le lacrime del branco (A.Car Edizioni, 2012) con cui ha vinto il
Premio Microeditoria nel 2013, Al sangue non si comanda (Novecento Editore,
2016) e della biografia di Luc Merenda La mia vita a briglie sciolte
(Bloodbuster Edizioni Milano, 2017).È amante del cinema, in particolare del
genere poliziesco e dei gialliitaliani anni ’70.
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