Perché qualcuno
dovrebbe uccidere un angelo? Perché qualcuno dovrebbe sposare un dannato? È
maggio, e la città si risveglia per avviarsi verso la stagione più bella.
Eppure il male non si concede pause. Su una lingua di tufo che si allunga nel
mare di Posillipo viene trovato il cadavere di un anziano prete. Qualcuno lo ha
barbaramente ucciso. È inspiegabile, perché padre Angelo, la vittima, era amato
da tutti. Un santo, dicono. Un fine teologo, un uomo che nella vita ha donato
conforto a tante persone. Un confessore. È maggio, e anche se il sole e la luna
sono un incanto, Ricciardi è più inquieto che mai. Lui ed Enrica hanno
cominciato a incontrarsi, ma il commissario non può continuare a nasconderle la
propria natura, il segreto che a lungo lo ha tenuto lontano da lei. È maggio, e
i rapinatori sembrano diventati così abili che il brigadiere Maione rischia di
perdere la testa nel tentativo di catturarli. Forse perché sente profonda la
mancanza di Luca, il figlio morto, e vorrebbe spiegarlo alla moglie. Ma non è
bravo con le parole. È maggio, è tempo di confessioni.
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