Catherine Dunne tesse
con delicatezza una nuova, grande storia famigliare, in cui ci troviamo a
crescere, amare, illuderci e soffrire insieme a Melina, ad Alexia e ai vividi
personaggi che popolano le loro vite. Una madre severa e un padre comprensivo,
una sorella maggiore troppo ribelle e una sorella minore troppo responsabile:
ogni luogo comune è ribaltato nella famiglia Emilianides, emigrata da Cipro a
Dublino dopo la tragedia del colpo di Stato del 1974. Forse è per via di
Mitros, il secondogenito, al centro del terzetto di figli, uno spazio di dramma
tra la vivace Alexia e la tenera Melina. Mitros infatti, dopo una malattia che
lo ha devastato a pochi mesi d'età, non cammina, non parla, non è chiaro se
sappia sorridere: eppure sarà lui il deus ex machina di questa storia. Perché
grazie a lui la sua famiglia conoscerà quella di Cormac, il figlio del primario
della clinica dove a un certo punto si rende necessario ricoverare Mitros
adolescente. E l'incontro con Cormac sarà, per Melina ma non solo per lei,
l'inizio di un altro destino, che sconvolgerà ogni cosa e a metterà in crisi
persino quanto lei ha di più caro: il legame con l'adorata sorella Alexia,
forgiato nei difficili anni dell'adolescenza e temprato dagli sconvolgimenti
della vita adulta...
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