giovedì 19 luglio 2018

Novità in libreria - DANTE E LA SELVA OSCURA di Gianni Vacchelli. Introduzione di Roberto Mancini (Lemma Press - In libreria dal 26 luglio 2018)


Dante e la selva oscura di Gianni Vacchelli è una raccolta di cinque saggi sulla Divina Commedia intesa e interpretata dall’Autore come una «super fiaba», un «super mito», un’opera simbolica che aiuta ancora, e soprattutto oggi, menti e cuori ad aprirsi, che motiva a liberarsi dall’irrealtà, che offre ottime ragioni per ricordarsi di coltivare l’integrità umana. Vacchelli ricorda il motto di Gregorio Magno, applicato alle Scritture: Scriptura crescit cum legentibus. Cosi, anche Dante cresce con chi lo legge. Perché lo possiamo comprendere, oltre che in un’ottica storica, anche in una simbolica e atemporale, alla luce di quello che abbiamo vissuto dopo Dante. È questo che rende la sua Opera uno strumento di trasformazione interiore e politica, personale e sociale. Ovviamente solo se prima ci si immerge nella selva oscura: e quindi se ci si accorge della patologia del nostro sistema e si discende negli abissi che sono di morte ma anche di resurrezione. E questo su differenti piani: personale, sociale, politico e storico. Scrive il filosofo Roberto Mancini nell’introduzione: «il testo di Vacchelli è esercizio di speranza perché contribuisce a quel recupero di realtà che ci è indispensabile in una stagione storica in cui, come osservava Elsa Morante nel 1965, il mondo corre alla sua disintegrazione come se fosse il proprio bene supremo. Più smarriscono il contatto con la consistenza e il senso delle presenze date nella vita, più gli esseri umani rimangono sviati, scissi, incoscienti». E continua: «In Dante si dispiegano una metafisica e un’antropologia dell’amore, dove quest’ultimo è molto più che uno stato d’animo, un’emozione, un sentimento o una passione, poiché rivela di essere la forza originaria, creativa e suprema del cosmo e di ogni vicenda biografica. La stessa filosofia è “amoroso uso di sapienza”, il che attesta come non si dia conoscenza autentica che non sia esercizio della forza di amare».

Gianni Vacchelli è nato nel 1967, è narratore, scrittore e docente. Insegna in un liceo classico del milanese ed è contrattista all’Università Statale di Milano. Ha pubblicato vari saggi: Dagli abissi oscuri alla mirabile visione, con prefazione di Raimon Panikkar (2008); L’«attualità» dell’esperienza di Dante (2015) e opere narrative: Arcobaleni (2012), Generazioni. Storie di liberazione e abisso (2016).

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