Sulla destra c’è un
quadro originale di Dino Buzzati, acquistato a un’asta per la modica cifra di
150.000 euro. Il titolo e i colori di quest’immagine stupefacente mi hanno da
sempre affascinato. La morte che sogna la vita. Osservo le tinte azzurrine, pastellate,
le chine sottilissime, mentre passo. Lo faccio con la coda dell’occhio, mentre
penso a quale destino mi stia riservando adesso la morte. O sarebbe meglio dire
la vita? L’abilità di un esperto ghostwriter al servizio di una "pulp
fiction" tutta sangue e riflettori. Un American Psycho italianissimo tra
sesso, lusso e trip omicidi. Tutto questo è la storia di Zeno. Lo showman che
amerete odiare. Zeno è una superstar
della televisione, dal suo salotto televisivo passano tutti i VIP: dal
presidente del consiglio, alla starlette Porcilli, in partenza per un nuovo
film negli USA addirittura con Martin Scorsese. Sarà proprio lei, una volta
finita nel "dopo serata" del presentatore a suonare il campanello
d'allarme... Bellissimo, collezionista dal gusto raffinato, narcisista e
sessuomane, Zeno non è solo il prodotto della società dello spettacolo. È anche
un pericolosissimo assassino. Come un moderno Barbablù uccide e mura le sue
amanti in cantina avendone prima tratto dei trofei. In preda a momenti onirici,
compie performances di omicidio all’arma bianca sfruttando il suo inarrivabile
set di coltelli, o la preziosa ascia medievale attaccata alla parete “per
bellezza”. Andrea Biscaro crea un personaggio seducente, spietato, crudele, ma
realistico: la vita sotto i riflettori della TV e l’ossessione per il gesto di
uccidere fanno parte di un flusso continuo in cui la possibilità di avere tutto
fa si che realmente Zeno ottenga tutto quel che desidera, anche il viso
staccato dal cranio della bella “fu attricetta” Porcilli. In preda a delirio di
onnipotenza, l’assassino nasconde sempre meno le sue malefatte, anzi le
esibisce proprio, come fosse soggetto a blackout della coscienza. Qualcosa
durante l’ultimo spietato assassinio, infatti, va storto. La vittima riesce a
chiamare qualcuno, che segue il suo sezionamento in diretta telefonica… Inizia
così, tra un flashback di un’orgia con “gli amici della Massoneria” e
un’ospitata di due efferati assassini postadolescenti, il castigo dell’efferato
presentatore. Ma è davvero qualcuno che vuole fargliela pagare per tutto il
male che ha fatto, oppure è il risveglio della coscienza di Zeno, che prende
l’assurda sembianza di un doppelgänger ancora più folle, bello e crudele?
Andrea Biscaro cesella
la descrizione del mondo parallelo dei ricchi, famosi e potenti dove tutto e
tutti hanno un valore: dai coltelli ai mobili, dai vestiti ai divani, dalle
amanti al rapporto con la propria “dolce mammina del cazzo”. Una sarabanda di
sesso, follia omicida e vuoti di memoria degna dei migliori noiristi
internazionali. Andrea Biscaro, scrittore, cantautore e ghostwriter. Nato a
Ferrara, vive all’Isola del Giglio. I suoi libri hanno avuto prefazioni
autorevoli – Alda Merini, Erri De Luca, Eraldo Baldini, Roberto Piumini – e
hanno parlato di lui personalità quali Gianni Mura, Marinella Venegoni, Sergio
Zavoli e Franco Carratori. Tra le uscite degli ultimi anni ricordiamo: Illune
con prefazione di Eraldo Baldini (Effigi 2011), Nerone. Il fuoco di Roma
(Castelvecchi 2011, tascabile Lit 2012, Fabbri 2015), Ballate della notte scura
con Tiziano Sclavi (Squilibri 2013). Per Meridiano Zero ha già pubblicato Il
cuoco dell’Inferno (2016).
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