Fuori, discosta dalle
rotte percorse e consumate, Gerusalemme. Cercata, raggiunta. Abitata.
Attraversata quando il passo è un inciampo o un camminare agile, svelto.
Respirata. Nelle arie brucianti, nelle piogge sottili e tiepide che chiazzano
lievi i vecchi muri. Nelle piogge buone, gialle, intonate al canto del muezzin.
Gerusalemme mansueta e indocile, insofferente e placata, osservata nel suo
antico e costante moto d’onda.
Maria Teresa Papa è nata
a Como il 2 aprile 1975. Si laurea in Giurisprudenza con una tesi in Filosofia
del diritto su Simone Weil e il sindacalismo. Studia poi Lingue e letterature
comparate a La Sapienza di Roma, specializzandosi a Paris IV Sorbonne in
Letteratura francese contemporanea con una tesi, su immagine ed iconoclastia,
dedicata a Letteratura e pittura maghrebine. Nel 2017 inizia a studiare ebraico
moderno all’Università ebraica di Gerusalemme, spostandosi l’anno successivo
all’Università di Tel Aviv. Si occupa di traduzione e di scrittura.
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