Carmelo Capizzi grazie Gaspare!! I tuoi libri hanno risvegliato ricordi ed emozioni ormai sopiti e soprattutto la voglia di cercare e rivedere gli amici con cui ho trascorso l’adolescenza. Tu hai il dono di aver saputo descrivere con semplicità e senza inutili orpelli episodi di vita quotidiana che ci hanno fatto crescere... un forte abbraccio!! Carmelo Capizzi
Salvo Napolitano Quando si legge un libro, a differenza di vedere un film, ogni lettore dà vita alla sua immaginazione. Nella lettura del Tuo libro non si immagina ma si rivive la propria vita nei sentimenti, nelle azioni, nei luoghi che ti stanno nel cuore e che ritornano vivi e presenti pagina per pagina. È un libro scritto con la parte più profonda del nostro essere. Quella che i moderni neurologi stanno riscoprendo anche nelle basi neuroanatomiche (Damasio, Ramachandran). Grazie di cuore per avere scritto questo libro.
MARIA GRAZIA SEVERINO Scrivere delle radici e del senso della propria esistenza dona forza e nitore alle esperienze, che diventano patrimonio da lasciare in eredità, a chi viene dopo e a tutti coloro che si identificano con un certo percorso.
Loredana Trovato da Acireale scrive: "Letto anch'io tutto d'un fiato...... Complimenti al "narratore" che ha saputo descrivere un'era intrecciando ad essa il suo vissuto personale. Riesce a farti sentire profumi e vedere luoghi mai conosciuti con semplicità assoluta. Mi hanno molto colpito le descrizioni dettagliate e i suoi ricordi, che confermano ancora una volta la sua memoria incrollabile. Ho conosciuto uno squarcio di storia che non mi appartiene ma che mi ha fatto capire com'è cambiata la società, i valori umani, i rapporti tra le persone, il senso di appartenenza ad un luogo e agli amici difficili da vivere ed avere oggi. Un meritato applauso all'autore, a cui mi lega un grande affetto e stima, l’amore per l’amore per la mia Acireale e la nostra famiglia.”
Tanino Cantarella Caro Gaspare Quello che hai scritto è molto più di un libro. E’ un album di ricordi che erano stati accantonati nelle nostre menti, è un piacevole ritorno al nostro passato ai momenti bellissimi della gioventù. Le parole con cui descrivi i fatti, magicamente si trasformano in immagini e sembra di entrare tra le righe del libro e di rivivere quello che descrivi. Leggendo, ho trovato tra le pagine, non solo parole, ma foto ed ancora di più, mi sono rivisto come dentro un filmino, in cui assistevo a quei momenti descritti, non protagonista, ma spettatore presente. Tu lo sai che pur non abitando, proprio, a Santa Mara vecchia, sono nato e vissuto, fino a che sono diventato ragazzo, nel centro commerciale di Lentini, “a ghiazza”. In tutti quei quartieri, tanto vicini tra loro, ci siamo cresciuti, ci riunivamo e giocavamo assieme. Abbiamo vissuto e respirato insieme l’aria e le tradizioni di quei luoghi, lontani per tempo e distanza, ormai, ma sempre presenti in noi. Che bei tempi, nessuno riuscirà mai a scalfire quei ricordi, sono e resteranno indelebili nel mio cuore. L’unico rammarico, per me, è che quei momenti non torneranno più e mi dispiace per quelli che non potranno mai viverli e nemmeno lontanamente immaginarli. Un caro augurio per la presentazione del libro a Lentini che sicuramente susciterà l’ammirazione, l’attenzione ed il successo che merita. Grazie Gaspare, per tutte le emozioni assopite che sono riemerse dal profondo dei miei ricordi. Un caro abbraccio.
Susanna Neri Gasparino carissimo, ho appena finito di leggere il libro, il tuo meraviglioso libro. La mia non è una recensione, ma solo volerti dire le emozioni che mi ha dato. Solo 14 anni di differenza tra di noi, non tanti ma tali da far sì che tu sia nato poco dopo la fine della guerra, in un periodo che stentava a ripartire, mentre io sono nata nel fiore del boom economico. Questo significa che io non ho vissuto personalmente quel periodo della tua fanciullezza e per questo ho letto con attenzione e voracità per capire come fosse la Lentini di quei tempi. Sei stato bravissimo a descriverla tanto da farmela rivivere nei racconti che già avevo. Ho sentito il profumo del pane e quello della zagara, ho un vago ricordo del mercato a Santa Mara Vecchia e ho aggiunto ai miei ricordi cose che sconoscevo. Ma la parte dall'adolescenza in poi è stata per me un rituffarmi nella mia infanzia, mi sono rivista lì piccola, circondata dall'amore e dall'affetto di un tempo ormai andato. Non nego di essermi commossa nel leggere i riferimenti alla mia famiglia e nel leggere di amici cari. Il tutto scritto in maniera semplice e scorrevole, mai noiosa. Grazie, terrò caro questo libro e sono sicura di rileggerlo quando mi verrà nostalgia di luoghi che, come te, ho deciso di lasciare ma che ho nel cuore. Solo un'ultima cosa... quando accenni ai tuoi fratelli e all'aiuto e sostegno ricevuto. … quella sensazione di famiglia che riescono a dare ....sensazione meravigliosa. Un grande abbraccio
Ugo Mazzilli Sin dall'inizio sono stato ribaltato in un'altra dimensione da una specie di macchina del tempo alimentata da 205 cavalli motore, pagine. Scorrevole la lettura e piacevolissimi gli intercalari dialettali. Un tuffo nel passato per assaporare gusti, sentire odori e rumori sopiti da tempo. Sei riuscito a rievocare persino i singoli frammenti della mia infanzia e della mia giovinezza, molto simili ai tuoi seppur vissuti in un altro quartiere. Cambiano solo i luoghi e i personaggi evocati. Dalle elementari, alle superiori, ai primi amori, alla prima auto acquistata coi sudatissimi presalari, alla laurea in Medicina e Chirurgia conseguita da entrambi a distanza di soli due giorni, i ricordi si sono sempre più intensificati sino a diventare incontenibili. Lo consiglio a tutti.
Catinello Walter “Santamaravicchioti si nasci”,Mi ha riportato indietro nel tempo, nella mia infanzia, quando mio nonno mi raccontava la quotidianità del dopoguerra nella Lentini degli anni 40 nel quartiere di Santamaravecchia, quel quartiere dove credo che il 70% dei lentinesi abbia le proprie radici. Questo libro ha qualcosa di magico, una magia che solo il cuore e l'amore per la propria città e le proprie radici possono dare, leggendo mi sono tornate in mente quelle sere d'estate quando andando a letto tardi per il caldo, si sentiva l'odore di terra bagnata mista a le zagare della seconda fioritura (così come la chiamavano gli anziani) e che la mattina presto si mischiavano all'odore del fumo di legna dei forni a pietra che sino agli anni 80 erano in ogni quartiere; odori che assorto nella lettura riuscivo a risentire nell'aria, così come l'odore dei toto' per la festa dei morti che venivano venduti un po’ ovunque, e al caratteristico odore delle putii (botteghe di quartiere che erano poi Dei piccoli market dove si vendeva di tutto). L'ho riletto per ben due volte, e per la seconda volta i ricordi i profumi sono tornati alla memoria più nitidi di prima. Per chi ha vissuto la Lentini, quella vera, viva, sempre in movimento, questo libro è lo scrigno dei ricordi, per le generazioni nuove, quelle che vivono una Lentini martoriata, inquinata nel territorio e nel tessuto sociale, afflitta da mille problemi e che assomiglia sempre più a una bella donna stuprata e abbandonata ai bordi di una trazzera, spero serva da modello per riportare quella bella donna ai fasti di un tempo. All'autore invece va un GRAZIE grande per averci fatto ricordare e rivivere ricordi e profumi ormai sopiti e quasi dimenticati della spensierata fanciullezza.
Ugo Mazzilli Sin dall'inizio sono stato ribaltato in un'altra dimensione da una specie di macchina del tempo alimentata da 205 cavalli motore, pagine. Scorrevole la lettura e piacevolissimi gli intercalari dialettali. Un tuffo nel passato per assaporare gusti, sentire odori e rumori sopiti da tempo. Sei riuscito a rievocare persino i singoli frammenti della mia infanzia e della mia giovinezza, molto simili ai tuoi seppur vissuti in un altro quartiere. Cambiano solo i luoghi e i personaggi evocati. Dalle elementari, alle superiori, ai primi amori, alla prima auto acquistata coi sudatissimi presalari, alla laurea in Medicina e Chirurgia conseguita da entrambi a distanza di soli due giorni, i ricordi si sono sempre più intensificati sino a diventare incontenibili. Lo consiglio a tutti.
Susanna Neri Gasparino carissimo, ho appena finito di leggere il libro, il tuo meraviglioso libro. La mia non è una recensione, ma solo volerti dire le emozioni che mi ha dato. Solo 14 anni di differenza tra di noi, non tanti ma tali da far sì che tu sia nato poco dopo la fine della guerra, in un periodo che stentava a ripartire, mentre io sono nata nel fiore del boom economico. Questo significa che io non ho vissuto personalmente quel periodo della tua fanciullezza e per questo ho letto con attenzione e voracità per capire come fosse la Lentini di quei tempi. Sei stato bravissimo a descriverla tanto da farmela rivivere nei racconti che già avevo. Ho sentito il profumo del pane e quello della zagara, ho un vago ricordo del mercato a Santa Mara Vecchia e ho aggiunto ai miei ricordi cose che sconoscevo. Ma la parte dall'adolescenza in poi è stata per me un rituffarmi nella mia infanzia, mi sono rivista lì piccola, circondata dall'amore e dall'affetto di un tempo ormai andato. Non nego di essermi commossa nel leggere i riferimenti alla mia famiglia e nel leggere di amici cari. Il tutto scritto in maniera semplice e scorrevole, mai noiosa. Grazie, terrò caro questo libro e sono sicura di rileggerlo quando mi verrà nostalgia di luoghi che, come te, ho deciso di lasciare ma che ho nel cuore. Solo un'ultima cosa... quando accenni ai tuoi fratelli e all'aiuto e sostegno ricevuto. … quella sensazione di famiglia che riescono a dare ....sensazione meravigliosa. Un grande abbraccio
Luca Di Franco Ciao, stamattina mentre Stefania dormiva ho finito di leggere il tuo libro. L’ho letto tutto di un fiato e ti faccio i complimenti perché mi hai molto emozionato. È un libro in cui ti sei raccontato col cuore in mano, senza alcuna timidezza di rendere pubblici aspetti privati della tua vita e soprattutto della tua personalità, e questo non è facile. Anche se non ho vissuto i momenti di cui parli, avevo infatti solo un’ infarinatura da qualche sporadico racconto di mio papà, mi è sembrato di viverli in prima persona grazie ad una narrazione molto evocativa. Non ti nascondo che per come si sviluppa il racconto mentre leggevo mi passavano nella mente scene di Nuovo Cinema Paradiso quindi direi che sei stato bravo! Sono tanti i passi del libro che mi sono piaciuti e quando ci vedremo te li elencherò tutti perché scriverli sarebbe troppo lungo. Mi limiterò ai tre più importanti: quando parli della tua infanzia e del forte legame con la tua famiglia perché sai che anche per me è un valore fondamentale, quando parli delle fatiche studentesche per arrivare alla laurea perché mi ci sono rivisto in pieno e, infine, quando parli dell’incontro con tua moglie che definisci giustamente il più importante della tua vita e che mi ha commosso per la dolcezza con cui l’hai ricordato.
Franco Magni Caro Gaspare, ho finito di leggere il tuo libro è semplicemente fantastico, stupendo! Non solo un libro che commuove, ma che entusiasma. Ti ricorda come erano veri e sinceri i rapporti fra le persone una volta, ti insegna come comportarti bene per essere fiero e soddisfatto di te. Ti racconta eventi cittadini bellissimi che servivano a condividere rapporti di amicizia e di rispetto reciproco, t'insegna, insomma, a vivere bene … che non è poco! Poi c'è la forza della fede che stimola il cervello a raggiungere risultati che potrebbero sembrare impensabili. Ciò è un concetto importantissimo perché il cervello caricato di fede, quindi entusiasta, funziona al suo massimo non solo permettendo l'individuo di raggiungere risultati impensabili, ma stimolando al massimo anche il sistema immunitario per proteggerci dai molti nuovi agenti patogeni che cercano d'invaderci. Mi spiace che il tuo libro non verrà letto da molti in grado di capirne tutto il significato ed i messaggi importanti che trasmette perché potrebbe avere un impatto notevole dal punto di vista sociale, morale e spirituale come ha saputo fare il Vangelo. Sono orgoglioso di sapere che tu sia uno mio Amico … con la A maiuscola! Grazie Gaspare, un abbraccio te ed a tutti i tuoi da: Franco e Gabriela.
Carmelo Capizzi
RispondiEliminagrazie Gaspare!!
I tuoi libri hanno risvegliato ricordi ed emozioni ormai sopiti e soprattutto la voglia di cercare e rivedere gli amici con cui ho trascorso l’adolescenza.
Tu hai il dono di aver saputo descrivere con semplicità e senza inutili orpelli episodi di vita quotidiana che ci hanno fatto crescere... un forte abbraccio!! Carmelo Capizzi
Salvo Napolitano
RispondiEliminaQuando si legge un libro, a differenza di vedere un film, ogni lettore dà vita alla sua immaginazione. Nella lettura del Tuo libro non si immagina ma si rivive la propria vita nei sentimenti, nelle azioni, nei luoghi che ti stanno nel cuore e che ritornano vivi e presenti pagina per pagina. È un libro scritto con la parte più profonda del nostro essere. Quella che i moderni neurologi stanno riscoprendo anche nelle basi neuroanatomiche (Damasio, Ramachandran).
Grazie di cuore per avere scritto questo libro.
MARIA GRAZIA SEVERINO
RispondiEliminaScrivere delle radici e del senso della propria esistenza dona forza e nitore alle esperienze, che diventano patrimonio da lasciare in eredità, a chi viene dopo e a tutti coloro che si identificano con un certo percorso.
Loredana Trovato da Acireale scrive:
RispondiElimina"Letto anch'io tutto d'un fiato......
Complimenti al "narratore" che ha saputo descrivere un'era intrecciando ad essa il suo vissuto personale. Riesce a farti sentire profumi e vedere luoghi mai conosciuti con semplicità assoluta. Mi hanno molto colpito le descrizioni dettagliate e i suoi ricordi, che confermano ancora una volta la sua memoria incrollabile. Ho conosciuto uno squarcio di storia che non mi appartiene ma che mi ha fatto capire com'è cambiata la società, i valori umani, i rapporti tra le persone, il senso di appartenenza ad un luogo e agli amici difficili da vivere ed avere oggi.
Un meritato applauso all'autore, a cui mi lega un grande affetto e stima, l’amore per l’amore per la mia Acireale e la nostra famiglia.”
Tanino Cantarella
RispondiEliminaCaro Gaspare
Quello che hai scritto è molto più di un libro.
E’ un album di ricordi che erano stati accantonati nelle nostre menti, è un piacevole ritorno al nostro passato ai momenti bellissimi della gioventù.
Le parole con cui descrivi i fatti, magicamente si trasformano in immagini e sembra di entrare tra le righe del libro e di rivivere quello che descrivi.
Leggendo, ho trovato tra le pagine, non solo parole, ma foto ed ancora di più, mi sono rivisto come dentro un filmino, in cui assistevo a quei momenti descritti, non protagonista, ma spettatore presente.
Tu lo sai che pur non abitando, proprio, a Santa Mara vecchia, sono nato e vissuto, fino a che sono diventato ragazzo, nel centro commerciale di Lentini, “a ghiazza”.
In tutti quei quartieri, tanto vicini tra loro, ci siamo cresciuti, ci riunivamo e giocavamo assieme. Abbiamo vissuto e respirato insieme l’aria e le tradizioni di quei luoghi, lontani per tempo e distanza, ormai, ma sempre presenti in noi.
Che bei tempi, nessuno riuscirà mai a scalfire quei ricordi, sono e resteranno indelebili nel mio cuore.
L’unico rammarico, per me, è che quei momenti non torneranno più e mi dispiace per quelli che non potranno mai viverli e nemmeno lontanamente immaginarli.
Un caro augurio per la presentazione del libro a Lentini che sicuramente susciterà l’ammirazione, l’attenzione ed il successo che merita.
Grazie Gaspare, per tutte le emozioni assopite che sono riemerse dal profondo dei miei ricordi.
Un caro abbraccio.
Susanna Neri
RispondiEliminaGasparino carissimo, ho appena finito di leggere il libro, il tuo meraviglioso libro. La mia non è una recensione, ma solo volerti dire le emozioni che mi ha dato.
Solo 14 anni di differenza tra di noi, non tanti ma tali da far sì che tu sia nato poco dopo la fine della guerra, in un periodo che stentava a ripartire, mentre io sono nata nel fiore del boom economico. Questo significa che io non ho vissuto personalmente quel periodo della tua fanciullezza e per questo ho letto con attenzione e voracità per capire come fosse la Lentini di quei tempi.
Sei stato bravissimo a descriverla tanto da farmela rivivere nei racconti che già avevo. Ho sentito il profumo del pane e quello della zagara, ho un vago ricordo del mercato a Santa Mara Vecchia e ho aggiunto ai miei ricordi cose che sconoscevo. Ma la parte dall'adolescenza in poi è stata per me un rituffarmi nella mia infanzia, mi sono rivista lì piccola, circondata dall'amore e dall'affetto di un tempo ormai andato. Non nego di essermi commossa nel leggere i riferimenti alla mia famiglia e nel leggere di amici cari. Il tutto scritto in maniera semplice e scorrevole, mai noiosa.
Grazie, terrò caro questo libro e sono sicura di rileggerlo quando mi verrà nostalgia di luoghi che, come te, ho deciso di lasciare ma che ho nel cuore. Solo un'ultima cosa... quando accenni ai tuoi fratelli e all'aiuto e sostegno ricevuto. … quella sensazione di famiglia che riescono a dare ....sensazione meravigliosa.
Un grande abbraccio
Ugo Mazzilli
RispondiEliminaSin dall'inizio sono stato ribaltato in un'altra dimensione da una specie di macchina del tempo alimentata da 205 cavalli motore, pagine.
Scorrevole la lettura e piacevolissimi gli intercalari dialettali.
Un tuffo nel passato per assaporare gusti, sentire odori e rumori sopiti da tempo. Sei riuscito a rievocare persino i singoli frammenti della mia infanzia e della mia giovinezza, molto simili ai tuoi seppur vissuti in un altro quartiere. Cambiano solo i luoghi e i personaggi evocati. Dalle elementari, alle superiori, ai primi amori, alla prima auto acquistata coi sudatissimi presalari, alla laurea in Medicina e Chirurgia conseguita da entrambi a distanza di soli due giorni, i ricordi si sono sempre più intensificati sino a diventare incontenibili.
Lo consiglio a tutti.
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RispondiEliminaCatinello Walter
RispondiElimina“Santamaravicchioti si nasci”,Mi ha riportato indietro nel tempo, nella mia infanzia, quando mio nonno mi raccontava la quotidianità del dopoguerra nella Lentini degli anni 40 nel quartiere di Santamaravecchia, quel quartiere dove credo che il 70% dei lentinesi abbia le proprie radici. Questo libro ha qualcosa di magico, una magia che solo il cuore e l'amore per la propria città e le proprie radici possono dare, leggendo mi sono tornate in mente quelle sere d'estate quando andando a letto tardi per il caldo, si sentiva l'odore di terra bagnata mista a le zagare della seconda fioritura (così come la chiamavano gli anziani) e che la mattina presto si mischiavano all'odore del fumo di legna dei forni a pietra che sino agli anni 80 erano in ogni quartiere; odori che assorto nella lettura riuscivo a risentire nell'aria, così come l'odore dei toto' per la festa dei morti che venivano venduti un po’ ovunque, e al caratteristico odore delle putii (botteghe di quartiere che erano poi Dei piccoli market dove si vendeva di tutto). L'ho riletto per ben due volte, e per la seconda volta i ricordi i profumi sono tornati alla memoria più nitidi di prima. Per chi ha vissuto la Lentini, quella vera, viva, sempre in movimento, questo libro è lo scrigno dei ricordi, per le generazioni nuove, quelle che vivono una Lentini martoriata, inquinata nel territorio e nel tessuto sociale, afflitta da mille problemi e che assomiglia sempre più a una bella donna stuprata e abbandonata ai bordi di una trazzera, spero serva da modello per riportare quella bella donna ai fasti di un tempo. All'autore invece va un GRAZIE grande per averci fatto ricordare e rivivere ricordi e profumi ormai sopiti e quasi dimenticati della spensierata fanciullezza.
Ugo Mazzilli
RispondiEliminaSin dall'inizio sono stato ribaltato in un'altra dimensione da una specie di macchina del tempo alimentata da 205 cavalli motore, pagine.
Scorrevole la lettura e piacevolissimi gli intercalari dialettali.
Un tuffo nel passato per assaporare gusti, sentire odori e rumori sopiti da tempo. Sei riuscito a rievocare persino i singoli frammenti della mia infanzia e della mia giovinezza, molto simili ai tuoi seppur vissuti in un altro quartiere. Cambiano solo i luoghi e i personaggi evocati. Dalle elementari, alle superiori, ai primi amori, alla prima auto acquistata coi sudatissimi presalari, alla laurea in Medicina e Chirurgia conseguita da entrambi a distanza di soli due giorni, i ricordi si sono sempre più intensificati sino a diventare incontenibili.
Lo consiglio a tutti.
Susanna Neri
RispondiEliminaGasparino carissimo, ho appena finito di leggere il libro, il tuo meraviglioso libro. La mia non è una recensione, ma solo volerti dire le emozioni che mi ha dato.
Solo 14 anni di differenza tra di noi, non tanti ma tali da far sì che tu sia nato poco dopo la fine della guerra, in un periodo che stentava a ripartire, mentre io sono nata nel fiore del boom economico. Questo significa che io non ho vissuto personalmente quel periodo della tua fanciullezza e per questo ho letto con attenzione e voracità per capire come fosse la Lentini di quei tempi.
Sei stato bravissimo a descriverla tanto da farmela rivivere nei racconti che già avevo. Ho sentito il profumo del pane e quello della zagara, ho un vago ricordo del mercato a Santa Mara Vecchia e ho aggiunto ai miei ricordi cose che sconoscevo. Ma la parte dall'adolescenza in poi è stata per me un rituffarmi nella mia infanzia, mi sono rivista lì piccola, circondata dall'amore e dall'affetto di un tempo ormai andato. Non nego di essermi commossa nel leggere i riferimenti alla mia famiglia e nel leggere di amici cari. Il tutto scritto in maniera semplice e scorrevole, mai noiosa.
Grazie, terrò caro questo libro e sono sicura di rileggerlo quando mi verrà nostalgia di luoghi che, come te, ho deciso di lasciare ma che ho nel cuore. Solo un'ultima cosa... quando accenni ai tuoi fratelli e all'aiuto e sostegno ricevuto. … quella sensazione di famiglia che riescono a dare ....sensazione meravigliosa.
Un grande abbraccio
Luca Di Franco
RispondiEliminaCiao, stamattina mentre Stefania dormiva ho finito di leggere il tuo libro. L’ho letto tutto di un fiato e ti faccio i complimenti perché mi hai molto emozionato. È un libro in cui ti sei raccontato col cuore in mano, senza alcuna timidezza di rendere pubblici aspetti privati della tua vita e soprattutto della tua personalità, e questo non è facile.
Anche se non ho vissuto i momenti di cui parli, avevo infatti solo un’ infarinatura da qualche sporadico racconto di mio papà, mi è sembrato di viverli in prima persona grazie ad una narrazione molto evocativa. Non ti nascondo che per come si sviluppa il racconto mentre leggevo mi passavano nella mente scene di Nuovo Cinema Paradiso quindi direi che sei stato bravo!
Sono tanti i passi del libro che mi sono piaciuti e quando ci vedremo te li elencherò tutti perché scriverli sarebbe troppo lungo.
Mi limiterò ai tre più importanti: quando parli della tua infanzia e del forte legame con la tua famiglia perché sai che anche per me è un valore fondamentale, quando parli delle fatiche studentesche per arrivare alla laurea perché mi ci sono rivisto in pieno e, infine, quando parli dell’incontro con tua moglie che definisci giustamente il più importante della tua vita e che mi ha commosso per la dolcezza con cui l’hai ricordato.
Franco Magni
RispondiEliminaCaro Gaspare,
ho finito di leggere il tuo libro è semplicemente fantastico, stupendo!
Non solo un libro che commuove, ma che entusiasma.
Ti ricorda come erano veri e sinceri i rapporti fra le persone una volta, ti insegna come comportarti bene per essere fiero e soddisfatto di te. Ti racconta eventi cittadini bellissimi che servivano a condividere rapporti di amicizia e di rispetto reciproco, t'insegna, insomma, a vivere bene … che non è poco! Poi c'è la forza della fede che stimola il cervello a raggiungere risultati che potrebbero sembrare impensabili. Ciò è un concetto importantissimo perché il cervello caricato di fede, quindi entusiasta, funziona al suo massimo non solo permettendo l'individuo di raggiungere risultati impensabili, ma stimolando al massimo anche il sistema immunitario per proteggerci dai molti nuovi agenti patogeni che cercano d'invaderci.
Mi spiace che il tuo libro non verrà letto da molti in grado di capirne tutto il significato ed i messaggi importanti che trasmette perché potrebbe avere un impatto notevole dal punto di vista sociale, morale e spirituale come ha saputo fare il Vangelo.
Sono orgoglioso di sapere che tu sia uno mio Amico … con la A maiuscola!
Grazie Gaspare,
un abbraccio te ed a tutti i tuoi da:
Franco e Gabriela.
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