“Oleksandr
Irvanets è il rappresentate del post-moderno più carnevalesco e provocatorio.
Punta l'attenzione su persone e gesti che a prima vista sono quotidiani. Ma
proprio in essi egli trova percezioni o fenomeni elevati, importanti per la
propria coscienza o per la morale della società. Nelle sue opere si svela la
vita quotidiana. Il criterio principale nella creazione poetica è la bellezza.
Non esiste il ruolo educativo o pedagogico della scrittura: la letteratura non insegna
nulla, non educa nessuno. È la vita che educa, semmai. Invece la poesia –
proprio come la musica, la pittura e gli altri generi nobili – esiste per la
bellezza, in nome della bellezza e per nient’altro. Sono assurde e prive di
senso le domande dei pedagoghi dopo la lettura di un testo: che cosa ci insegna
questa poesia meravigliosa? Ad amare la terra natia, a odiare gli oppressori, a
costruire un futuro radioso... La poesia (e la letteratura in generale) deve
rimanere una passione intima: quando cominciano a propagarla dall’alto, giunge
la sua fine. Irvanets è un classico e un poeta serio; una persona “storica”. Nella
concezione di Erodoto: la storia che è il racconto di varie storie diverse. Irvanets
riesce infatti a capitare in storie e a raccontarle. Marina Cvetaeva
nell'articolo «Poeti con una storia e poeti senza storia» sostiene che esistono
poeti il cui percorso ricorda una freccia, e poeti che per tutta la vita vanno
in cerchio, inseguendo se stessi, senza cambiare mai. Irvanets è un poeta con
una storia e con un suo sviluppo. Davvero cambia costantemente: la sua
produzione è molto eterogenea. In un’intervista rilasciata nell’aprile del
2016, Irvanets afferma che in gioventù era molto lirico, scriveva bei versi
d’amore; poi il vino è diventato aceto: la satira ha preso il sopravvento. Ha
acquisito l’immagine sociale dell’umorista, dell’uomo dalla parola aspra. I
talenti poetici si dividono in diversi segmenti. Irvanets non si può definire
un poeta cantore: anche nelle liriche amorose talora introduce note
sarcastiche. La vena lirica pare essersi seccata, mentre si è sviluppata quella
sarcastica, che ha preso il sopravvento su tutto (cura e traduzione di Paolo
Galvagni)
Oleksandr Irvanets
è nato nel 1961 a L’viv, importante centro culturale dell’Ucraina
sud-occidentale. È cresciuto a Rivne. Nel 1980 si è diplomato all’Istituto
Pedagogico di Dubno, nel 1989 all’Istituto letterario di Mosca. Dal 1993
risiede a Irpen’ nei pressi di Kyïv. Ha pubblicato la prima poesia nel 1979.
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