DALLA
PREFAZIONE DI FRANCESCA TUSCANO – “La poesia di questa raccolta è invece densa
di sottotesto, mediata, e se di sentimento parla lo fa con evidente
consapevolezza formale, oltre che tematica. Non è poesia per signore con
cagnolino da grembo (come avrebbe detto Majakovskij). La poesia di Marta (qui
il nome non è dell’autrice, ma della voce che agisce, nella raccolta) è poesia
dell’urlo (comunicativo), che nasce dal suo opposto, l’afasia che ha
conosciuto, carnalmente, l’Ospite, e la sua distruzione. E perciò la scelta
linguistica diventa discrimine (come sempre è nella poesia, peraltro, quando è
poesia). La scelta (ideologica) di Marta è quella di chi avverte il dovere,
oltre che la necessità, di definire il reale attraverso un sistema di indagine
non semplicemente percettivo. Esistono molte lenti per mezzo delle quali si
assume il reale (…). Marta usa lenti che non riproducono in nettezza, ma in
profondità.”
DALLA
POSTFAZIONE di MARCELLO BUTTAZZO – “La sua è poesia filosofica, d’un
progressivo incedere, d’un elegante procedere. Filosofica perché va a fondo
dell’essere, scava intimamente nelle scaturigini dell’esistente, rivelando e
mostrando sempre tracce consistenti di vita vissuta. Quella di Marta Vigneri è
poesia di fisica ponderatezza. Il corpo balena, respira, parla, declama, evoca,
echeggia. “Il corpo violato è padrone miserabile del tempo fortuito, trafitto
dal ferro azzurro e affilato”. Versi dell’alterità quelli di Marta, perché l’Autrice
non si rinchiude mai in uno sterile fortino di egocentrismo: tutt’altro. Con le
sue parole d’amore, di gioia e di dolore, getta un ponte conoscitivo e
prolifico con l’altro da sé. I suoi versi non sono uno specchio di vacuo
egotismo, ma un veemente e intenso treno in corsa, con cui la poetessa ci
invita al viaggio.”Marta Vigneri è nata a Galatina, in provincia di Lecce, nel
1978. Si è laureata in Filosofia presso l’Università degli studi di Lecce, ha
in seguito conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in “Scienze della Mente e
Teoria dei Significati” nella medesima Accademia. Con i Quaderni del Bardo
Edizioni è alla sua seconda pubblicazione.
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