La Scultura Italiana
contemporanea non è una lingua morta come scriveva anni fa il grande Arturo
Martini, ma è più viva che mai, ed è forse tra i linguaggi dell’Arte
Contemporanea più interessanti e aperti alla Storia e al nuovo. Dalla grande
lezione futurista(Boccioni, Balla e Depero) in poi la ricerca tra costruzione e
sintesi, materia e movimento, emozione e storie personali e collettive, non si
è esaurita anzi si è rivitalizzata, passando attraverso sperimentazioni di
materiali diversi e poveri, il recupero di suggestioni arcaiche e primitive, la
sperimentazione di un’arte polimaterica, della poesia e della leggerezza di cui
le proposte e le testimonianze di questo libro sono evidenti ( Gismondi,
Freddi, Gallingani, Dossi, Scaccabarozzi, Cera Rosco e Corsitto). E ci piace
constatare che tra queste sette proposte spiccano quattro Artiste donne (
Dossi, Scaccabarozzi, Cera Rosco e Corsitto) di generazioni diverse ma che con
la loro CreAttività e non solo nella scultura, stanno rivitalizzando il
linguaggio della scultura contemporanea. Gli artisti proposti in questo libro,
hanno a mio avviso in comune una cosa e cioè che hanno interiorizzato e fatta
propria una proposta artistica di ricerca e sperimentazione che unisce l’etica
all’estetica e fa dei materiali, pretesti per un discorso morale e poetico
insieme, etica ed estetica unite per un unico obiettivo, rivelare la bellezza
del mondo e far vedere l’invisibile. Inseguono tutti a loro modo un percorso di
bellezza senza fronzoli e di leggerezza poetica. (Donato Di Poce)
Photo cover ©Opera di
Carmela Corsitto
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