Lando Buzzanca, Amore Mio di Francesca Della Valle è un libro che contiene due biografie. Una, quella del grande attore, raccontata attraverso l’amore dell’autrice che ne è stata compagna e confidente per gli ultimi anni della sua vita e ci svela l’infanzia a Palermo, gli inizi nel teatro, la gavetta a Roma, i sacrifici e il successo di un artista che ha incarnato un ideale di uomo che, come dice l‘autrice, emergeva nella folla, respiravi a distanza e coglievi nell’aria. La seconda biografia, quella di Francesca, raccontata in prima persona. Qualche accenno alla sua formazione, alla carriera di giornalista affermata, alla vita prima di incontrare Lando e poi la loro relazione, nel lavoro e nella vita privata. Un’intesa fatta di tenerezza, di un corteggiamento fatto di parole dolci e delicate. Da fuori sembrano tutti felici e curiosi della loro unione: vengono sommersi da articoli, inviti in trasmissioni, interviste che vogliono scavare nell’intimità di un rapporto. Poi la promessa di matrimonio che cambia gli scenari: la felicità degli altri – non tutti, per fortuna – diventa accusa e la curiosità si trasforma in pregiudizio. Perché in un paese come l’Italia che progredisce a piccoli passi, una relazione tra due persone con molti anni di differenza è una colpa. Lando viene oscurato, gli viene assegnato un Amministratore di Sostegno che decide di imporgli un ricovero in RSA e di impedirgli di vedere Francesca e gli amici. Di lui si parla come di un malato (una demenza senile da nessun medico certificata), di lei come di una che vuole chissà cosa. Intanto Francesca cerca aiuto nelle istituzioni, nel Papa, ma – soprattutto – nella legge. L’amore di Francesca diventa il mezzo con il quale viene raccontata un’ingiustizia. Approfondisce, parla con medici, avvocati, politici, e fonda Labirinto 14 Luglio, un’associazione con la quale porta avanti la sua battaglia per la tutela delle persone fragili e scopre che come Lando, in Italia, ci sono centinaia di migliaia di persone vittime della legge dell’amministrazione di sostegno, chiamata 6/04. Un codice dal nome oscuro come la vita di tanti – soprattutto anziani e soli – che incappano in una giurisdizione che li rende esseri privi di desideri e li condanna a una tragica fine. Un paradosso, questo, per un uomo come Lando Buzzanca che è stato un attore importante, iconico e amato dal pubblico.
La presentazione avverrà il 6 Maggio alle ore 16 presso il Teatro Trastevere, via Jacopo De’ Settesoli 3, 00153 Roma. Parteciperà l’autrice e interverranno: Lino Patruno, Vincenzo Raso, Roberto Girometti, Giuseppe Romano, Minnie Minoprio, Gianni Agrò, Riccardo Fassi, Dott. Giuseppe Reale, Dott. Roberto Calia, Prof. Fulvio Tomaselli, Avv. Giovanni Mastroianni.
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