I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno sono lieti dunque di annunciare l’uscita di questo volume che per la prima volta in Italia offre una prospettiva nuova, altra, alternativa, su una delle più discusse, ma meno nota al grande pubblico, pratica magica della nostra contemporaneità. La magia del Caos o chaos magic è una modalità di magia rituale le cui teorie furono formulate nel West Yorkshire in Inghilterra intorno agli anni ’70. Coloro che la praticano sono certi di poter cambiare la realtà utilizzando diverse tecniche o modi per raggiungere lo scopo che si sono prefissi. I praticanti di magia del Caos ammettono e credono temporaneamente alla verità del sistema che utilizzano con lo scopo di ottenere un determinato risultato.
“Sono pochi i ricercatori che possono e sanno approcciarsi al tema della magia con la dovuta serietà affinché questo non sfoci nel qualunquismo, nell’ovvio, nel ridicolo persino. In questo Saggio l’autore Andrea Antonello Nacci affronta il tema della Magia Caotista con metodica e logica ineccepibili, approcciandosi con la dovuta freddezza di chi intende creare un’opera in grado si di trasmettere conoscenze e sensazioni intense, ma senza che la stessa sfoci nel frivolo sensazionalismo che fa tanto bene al commercio e poco all’evoluzione della coscienza umana. Nella prima parte del libro è ben argomentata la natura della magia, cosa ben differente da quanto oggi credano le masse, attirate da personaggi televisivi più simili a clown che a maghi, tanto distanti dal concetto reale di magia da risultare addirittura in contrapposizione con lo stesso. L’interazione tra mente e materia, ossia la capacita dell’uomo di modificare la materia e, forse, gli eventi stessi che compongono la realtà che la scienza definisce cronotopo, è forse questa l’essenza della magia? Del resto esistono diversi studi che dimostrano che l’osservazione, ergo l’azione della mente dell’osservante, modificano la natura di alcune particelle elementari che talvolta si comportano come tali, altre volte come radiazioni (onda). Mi riferisco ovviamente all’esperimento della doppia fenditura, una variante dell’esperimento di Young che permette di mostrare il dualismo onda-particella della materia, nell’ambito della fisica quantistica. In realtà il concetto di magia è molto più complesso e sarebbe riduttivo credere che il mago possa essere definito tale senza che lo stesso si addentri nella “selva oscura” della disciplina in grado di fornirgli le conoscenze e la consapevolezza utili per ritrovare la “verace via”. É veramente possibile raggiungere il cuore della dottrina magica e restare comunque curiosi come fanciulli che osservando la crisalide nel suo stato di morte apparente, fantasticano sul colore delle ali della futura farfalla? A mio avviso si, e se ciò non dovesse verificarsi, allora il mago avrebbe certamente fallito nel suo cammino di crescita e consapevolezza.
Stregoni, Maghi, Semidei, sono gli attori sull’invisibile scacchiera del destino, entrambi accomunati dall’aver percorso, o star percorrendo, il medesimo sentiero. Doti differenti poiché legate a differenti livelli di consapevolezza, acquisiti in una o (il più delle volte) in più vite. Il fascino di questo saggio cresce man mano che il lettore consapevole, o meno, si addentra tra i paragrafi che via via si incastrano mostrando il simbolico ritratto del complicato puzzle che in realtà ci propone l’autore, invitandoci indirettamente a posizionare noi stessi i vari tasselli da egli appena indicati. Personalmente reputo quest’opera un’importante guida capace di informare non solo la parte cosciente del lettore ma anche la sua parte inconscia, fornendo così quell’input in grado di ravvivare la sacra fiamma della consapevolezza superiore, spesso ridotta ad una flebile favilla per colpa di forze esterne che, saggiamente sguinzagliate, riescono a legare gli uomini con invisibili legacci.
(Dalla prefazione di Mario Contino curatore della collana Universo del Mistero per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Andrea Antonello Nacci (Roma – 1966) è conosciuto principalmente come compositore ma i suoi interessi, un po’ come accadeva per gli umanisti del Rinascimento, spaziano dalla matematica alla filosofia, alla storia dell’arte ed al design. La sua musica, attraverso la quale si è guadagnato un posto ben visibile nell’ambito della sperimentazione contemporanea nell’arco di più di quarant’anni, è presente sia sul web che nell’ambito di esecuzioni monografiche e non. Il suo ingresso nel mondo della scrittura, se si escludono le collaborazioni a varie testate giornalistiche a carattere locale negli anni ’80 e ’90 con articoli di attualità e costume, è relativamente recente: oltre ad una serie di pubblicazioni online di argomento matematico e filosofico, materie di cui è un appassionato cultore e ricercatore, ed a qualche conferenza a carattere esoerico-matematico tenute di recente, ha pubblicato nel 2021 il volume “Il culto Solare” per la casa editrice “I quaderni del bardo” dell’editore Stefano Donno. Torna qui, per lo stesso editore, con questo volume sulla “Magia del Chaos”, forse la più recente tra le correnti magico-esoteriche del nostro tempo. Dalla lettura dei suoi lavori emerge sempre un’appassionata ricerca esoterica rigorosa e capillare, frutto di un cammino iniziatico personale, sulla natura del quale l’autore preferisce mantenere tutto il riserbo possibile, lungo parecchi decenni e tutt’ora in corso, i cui risultati offrono al lettore squarci di un sapere antico ma sempre attuale che si tramanda da secoli, espresso (si spera) in una forma chiara e sempre accessibile al lettore appassionato.
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