lunedì 30 novembre 2020
Poesie di Maurizio Leo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Ma d’imprese Maurizio Leo sa qualcosa. D’imprese culturali a tutto tondo, dall’albata degli anni ottanta a tutt’oggi, ne ha compiute tante: dalla scrittura (cronaca, prosa, poesia) all’editoria (preziose pubblicazioni a tiratura limitata), dai reading (nei pub e nei luoghi più disparati) all’ideazione (traversando tutti i passaggi sino alla “confezione” e distribuzione) di una rivista (Il Bardo) tutt’oggi (nonostante tutto e tutti) attiva a destare (prima) e mantenere viva (adesso) l’attenzione sul territorio… Imprese per la cui realizzazione c’è voluta un’immane fatica, con spendita di tempo e sacrifici personali, spesso sul punto di ritrovarsi da solo, che soltanto un’indomabile passione ha potuto sostenere.” (Vito Antonio Conte)
“Sono figure superstiti quelle che guardano se stesse in questa poesia di Maurizio Leo che sfilaccia il Novecento e s’insinua nei sotterranei di questo secolo nuovo, di questo nuovo millennio. I paesaggi sono pozzanghere. Le creature immobili. Le storie contratte. Il lessico essenziale, strizzato come straccio, sorvegliato come se volesse, potesse sottrarsi, sfuggire alla trama, addirittura al pensiero. Ogni poesia può essere l’ultima, diceva Bodini. Le parole s’ammutinano. Maurizio va oltre. Molto oltre. Non pensa, non dice che ogni poesia può essere l’ultima. Pensa e dice che è l’ultima, inesorabilmente.” (Antonio Errico)
Maurizio Leo (Lecce, 25 luglio 1959) vive a Copertino coltivando le sue grandi passioni: la scrittura, la poesia e la cultura locale, con una preferenza non latente per la Beat Generation, l'America e luoghi del Nord come Irlanda, Scozia e Germania. Autore di 11 pubblicazioni di poesia, Nel Luglio 2014 ha ricevuto il premio Millenium a ''L'Olio della Poesia'' di Serrano, anno nel quale fu premiato anche il noto cantante Vinicio Capossela
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domenica 29 novembre 2020
Ho sbagliato tutto perché lo vedevo con i miei occhi di Elisa Longo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Dopo Buttate la poesia tra le gambe di una donna che passeggia l’autrice racconta l’amore, la vita e gli sbandamenti rovinosi causati dalla perdita di punti di riferimento. Una poetica che celebra i tentativi, le scelte, le rinunce, gli inciampi immancabili del quotidiano. La poetica di Elisa Longo “... è un guardarsi dentro come solo modo di vedere il reale fuori.” Così scrive Enrico Marià nella prefazione. «I miei tentativi amorosi sono passati dal realismo estremo a scorpacciate di fantasia, ho iniziato a chiedermi se vediamo tutto e solo con gli occhi.»
Elisa Longo nasce a Tradate (VA) il 14 maggio 1974 da genitori pugliesi. Cresce e respira l’aria di Panni, un paesino a 801 m. s.l.m. del Subappennino Dauno. Si laurea in lingue e letterature straniere all’Università Cattolica di Milano. Scrittrice di racconti e poesie, partecipa alla prima lettura pubblica a novembre 2017. Il pubblico si incuriosisce e comincia a interessarsi alla sua poetica che sembra emergere dal nulla. A maggio 2018 vince il “No Lunch Poetry Slam” dell’edizione del Festival Internazionale di Poesia di Milano e comincia la sua collaborazione con alcuni poeti della scena milanese. “Non penso che la poesia debba essere rinchiusa nei salotti o essere letta solo nelle riviste letterarie. La poesia risuona per le strade, quando è viva dialoga con il panorama circostante. Vedere una donna passeggiare è poesia. Io scrivo una poesia del quotidiano e la metto a disposizione di chiunque voglia leggerla: nei salotti, nelle riviste poetiche, nei poetry slam o per strada.” Pubblica Buttate la poesia tra le gambe di una donna che passeggia, curata da Stefano Donno de I Quaderni del Bardo Edizioni, ad agosto 2018, in vendita in versione e-book. Il libro riscuote un grande successo. Pubblica, sempre con I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Come se qualcuno vi vedesse nudi, una raccolta di cinque racconti per parlare di sentimenti, in e-book a ottobre dello stesso anno e in versione cartacea ad agosto 2019. Impegnata nel sociale per la parità di genere, collabora come volontaria con le “Case delle donne”. Performer, alterna la lettura delle sue poesie con stralci di prosa, di brani cantati, cucendo un dialogo tra le arti per arrivare a un significato altro.
In copertina: Illustrazione di Alessandro Baronciani
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sabato 28 novembre 2020
Ragazzo di luna di Alexander Korotko (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Korotko si riferisce alla demenza del tempo in modo trascendente, mentre l’intelligenza e la coscienza sono il frutto di uno sforzo che è necessario compiere: bisogna interrompere il sogno per potersi svegliare. Svegliarsi per poter incontrare il procuratore, il capo-redattore che incarna una forza distruttrice e al tempo stesso creatrice. Tuttavia, quando nulla dipende da te, hai paura. Ti si corregge, ti si dà un altro nome, ti si dà e ti si toglie il denaro, la posizione, la condizione e non rimane nulla all’infuori del sogno lunare, che sicuramente ti salva e allora nemmeno la morte di un vicino ti sconvolge più. Siamo davvero esseri umani? Cantiamo l’inno alla nobile follia dei temerari e ci logoriamo perché ci è stato cambiato il nome o è stato tolto un paragrafo al nostro testo. (dalla prefazione di Andreï Bitov)
Alexander Korotko oggi è autore di una trentina di libri (opere poetiche e di prosa). I suoi testi sono inseriti in antologie, almanacchi e riviste letterarie. Le sue poesie sono state tradotte in ebraico, inglese, francese, tedesco, polacco, greco e ucraino. È membro dell’Unione degli scrittori d’Israele, dell’Accademia Europea delle scienze, delle arti e delle lettere, vincitore del premio letterario dell’Accademia Mihai Eminescu (Romania, 2017) e del premio letterario «L’amour de la liberté » (Paris, 2017). Alexander Korotko ha lavorato con successo a generi diversi di poesia e di prosa. Suoi testi sono stati messi in scena e alcune poesie sono state musicate da compositori di fama e sono entrate nel repertorio di cantanti famosi.
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venerdì 27 novembre 2020
giovedì 26 novembre 2020
Le figlie delle onde di Valentina Madonna (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Durante i lavori di ristrutturazione di un antico palazzo nel centro storico della città vengono rinvenuti, nei sotterranei, i resti di una giovane donna sconosciuta. Il prezioso rosario che stringe tra le dita potrebbe forse rivelare la sua identità: l’iscrizione presente sulla medaglietta del monile rimanda all'Ancilla Domini, un collegio seicentesco poco distante, dal quale, in una notte d’estate del 1938, due studentesse, Miranda D’Amelio e Celeste Barsi, erano svanite nel nulla insieme a Guido Alatri, il loro affascinante maestro di musica di origini ebraiche. Partendo da quell’austera struttura religiosa, Anna, una pronipote di Celeste, riuscirà, tra colpi di scena e incredibili rivelazioni, a far luce sulle ragioni che costrinsero i tre a fuggire, facendo emergere dagli abissi del passato una verità scomoda e inquietante che rimanda agli anni del secondo conflitto mondiale. In una sorta di vorticosa caccia al tesoro, con una scrittura feroce ed elegante, l’autrice fa muovere i protagonisti del suo nuovo lavoro tra i vecchi vicoli della città barocca e lungo le coste frastagliate dello Jonio, tra le cui onde, come ammalianti sirene, sembrano ondeggiare sinuosamente amori e torbide passioni, menzogne e segreti, enigmi e messaggi in codice. Valentina Madonna da vita a un nuovo Mystery che s’ispira sfacciatamente alla produzione letteraria della sua scrittrice preferita, Agatha Christie.
In copertina un dipinto dell’artista Marco Tommaso Fiorillo
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mercoledì 25 novembre 2020
Poetiche dell’Invisibile di Donato Di Poce (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Rappresentare l’invisibile attraverso le arti figurative: la cosa parrebbe un controsenso, almeno da un punto di vista linguistico. Infatti, per definizione, l’artista è colui che descrive la realtà. E la raffigura in maniera visibile. Nel senso che, quello che noi possiamo vedere in un’opera, soprattutto quando si tratta di arti figurative, è qualcosa che cade sotto i sensi. La risposta dell’arte nella descrizione dell’invisibile è evidenziata, in maniera sicuramente molto esauriente, e in molti momenti suggestiva, nella poetica dell’invisibile scrutata con attenzione nei “Quaderni d’Arte del Bardo”, in particolare sui tre titoli: “Pittura dell’invisibile”, “Scultura dell’Invisibile” e “Fotografia dell’invisibile”, editi prima su Amazon/Kindle in formato e-book e ora riuniti in un unico testo cartaceo a cura di Donato Di Poce, editor Stefano Donno con il titolo Poetiche dell’Invisibile. Un’avvincente novità editoriale che in una fortunata e originale contaminazione di Poesia, Critica d’Arte e Fotografia, delinea e ci fa vedere nuovi orizzonti e visioni dell’Arte Contemporanea. In questi quaderni, divisi nelle principali arti figurative che conosciamo (pittura, scultura e fotografia), si cerca di seguire quel “filo dell’invisibile” che, in contrasto con quella che può essere un’apparenza, coinvolge diversi elementi delle arti figurative, a livelli differenti. Eppure, l’esperienza artistica è qualcosa che va molto oltre questo, e coinvolge una sensorialità che va oltre la sensorialità che noi possiamo approcciare direttamente.
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martedì 24 novembre 2020
lunedì 23 novembre 2020
Ragazzo di luna di Alexander Korotko (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Korotko si riferisce alla demenza del tempo in modo trascendente, mentre l’intelligenza e la coscienza sono il frutto di uno sforzo che è necessario compiere: bisogna interrompere il sogno per potersi svegliare. Svegliarsi per poter incontrare il procuratore, il capo-redattore che incarna una forza distruttrice e al tempo stesso creatrice. Tuttavia, quando nulla dipende da te, hai paura. Ti si corregge, ti si dà un altro nome, ti si dà e ti si toglie il denaro, la posizione, la condizione e non rimane nulla all’infuori del sogno lunare, che sicuramente ti salva e allora nemmeno la morte di un vicino ti sconvolge più. Siamo davvero esseri umani? Cantiamo l’inno alla nobile follia dei temerari e ci logoriamo perché ci è stato cambiato il nome o è stato tolto un paragrafo al nostro testo. (dalla prefazione di Andreï Bitov)
Alexander Korotko oggi è autore di una trentina di libri (opere poetiche e di prosa). I suoi testi sono inseriti in antologie, almanacchi e riviste letterarie. Le sue poesie sono state tradotte in ebraico, inglese, francese, tedesco, polacco, greco e ucraino. È membro dell’Unione degli scrittori d’Israele, dell’Accademia Europea delle scienze, delle arti e delle lettere, vincitore del premio letterario dell’Accademia Mihai Eminescu (Romania, 2017) e del premio letterario «L’amour de la liberté » (Paris, 2017). Alexander Korotko ha lavorato con successo a generi diversi di poesia e di prosa. Suoi testi sono stati messi in scena e alcune poesie sono state musicate da compositori di fama e sono entrate nel repertorio di cantanti famosi.
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domenica 22 novembre 2020
Visto con i tuoi occhi: (Storie di questo mondo) di Fabrizio Camilli (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Una serie di episodi nel segno della trasgressione vissuti attraverso gli occhi dell'Autore che, trasferendosi ora nella protagonista ora nelle figure comprimarie, segna con passo indolente le diversità come fossero momenti di un tempo vissuto senza percepirne il trascorrere. La violenza sempre a latere di ogni decisione e mai come elemento da rifuggire. Il casuale come vero episodio integrante e giustificativo delle vicende che, a parte il colore intenso della circostanza, lasciano intravedere le debolezze dell'essere umano assurte a ruolo di protagoniste e mai condizionate dalla decisione consapevole dell'Autore. Una miscela di emergenze psicologiche filtrate dalla determinazione di chi decide di non decidere e di vivere emozioni in libertà, senza limiti di coscienza nè capacità di opporsi agli accadimenti. Un libro consigliato a chi ritiene possibile che un uomo ed una donna possano vivere senza pregiudizi ogni sensazione, nella consapevolezza che queste rappresentano il colore di una vita senza futuro. "Era li che si muoveva con gesti lenti e ripetuti intercalando con voce sommessa ogni forma di oscenità all'indirizzo della sua compagna di giochi. Rimasi ad osservare quello strano momento di confidenza, rapita ed attonita. Perché non aveva mai proposto a me quel gioco che lo faceva tanto divertire?"
Fabrizio Romano Camilli (Roma, 18 novembre 1955) è un politico e imprenditore italiano. Nel corso della sua carriera politica è stato assessore ai trasporti, vie di comunicazione e demanio marittimo della Regione Puglia, Presidente del comitato regionale Protezione civile e componente della Commissione regionale antimafia. Dal 2004 autore di romanzi autobiografici e narrativa politica
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sabato 21 novembre 2020
L’indifferenza del cinghiale: Poesie e visioni dalla quarantena di Pietro Berra (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Pietro Berra. nato a Como nel 1975, è giornalista, dal 2013 responsabile de L’Ordine, supplemento culturale domenicale dei quotidiani La Provincia di Como e La Provincia di Sondrio. Ha collaborato per dieci anni con il settimanale Diario diretto da Enrico Deaglio. Ha pubblicato ventidue volumi tra poesia, narrativa e saggistica. Come poeta è stato tradotto in inglese, spagnolo, rumeno, polacco e bulgaro. Collabora con festival letterari e cinematografici, due dei quali ha contribuito a fondare (ParoLario e Lake Como Film Festival). Coordina il Premio internazionale di letteratura “Alda Merini” e presiede l’associazione Sentiero dei Sogni, con la quale promuove progetti legati alla scoperta e valorizzazione dei territori attraverso la narrazione, creando sia eventi periodici (come le Passeggiate Creative) sia sistemi permanenti di interazione tra l’uomo e il paesaggio (la Lake Como Poetry Way e il Parco Letterario “Da Plinio a Volta. Viaggio nelle scienze umane”). Con I Quaderni del Bardo ha pubblicato in precedenza le sillogi: Ode al vento. Una historia de antípodas (2015) e Atlante salentino. Geografie poetiche di una terra estrema (2018). Il suo sito è www.pietroberra.it
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venerdì 20 novembre 2020
giovedì 19 novembre 2020
Le note della Cabala di Grazia Piscopo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Grazia Piscopo nata a Taranto il 10 febbraio 1961, si trasferisce a Lecce nel 1967 con la famiglia per ragioni professionali del padre. Compie studi umanistici, soprattutto le lingue antiche come il latino, il greco e l’ebraico. Frequenta inoltre con successo la facoltà di Scienze Teologiche e Religiose presso la Curia Vescovile di Lecce. Il 15 marzo 2001 fonda l’Associazione culturale per lo studio delle scienze olistiche “Thorah” (oggi Horah e ricoprendo il ruolo di Presidente della stessa associazione) e diffonde a Lecce e nel Salento la cultura della Cristalloterapia, fino ad allora sconosciuta, e le “cure olistiche” inserite in un contesto mistico. L’amministrazione comunale di Lecce, le affida sedi prestigiose come il Conservatorio S. Anna per diffondere questa disciplina. Il suo vero interesse era sempre e comunque la lingua ebraica, la sua filosofia mistica e la Cabala. La cabala da secoli cenerentola per pochi eletti ebrei, diventa finalmente cultura, storia, Pensiero. Ha pubblicato per i Quaderni del Bardo Edizioni per i cui tipi cura la collana di studi e cultura ebraica, La via della Cabala … la via del cuore (2019). Le note della Cabala è il suo secondo lavoro
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mercoledì 18 novembre 2020
TEMPORARY STORE SINCE 2003
SILENZI SCRITTI, SILENCIOS ESCRITOS - Aforismi /Aforismos. Antologia Bilingue Italiano-Spagnolo / Antología Bilingüe Italiano-Español a cura di Hiram Barrios e Donato Di Poce. Trad.Yolanda García Arenas ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, di Lecce (Salento, Puglia, Italy), nello spirito multiculturale e Internazionale che la contraddistingue, sono lieti di annunciarvi la pubblicazione del libro a cura di Hiram Barrios e Donato Di Poce dal titolo SILENZI SCRITTI, SILENCIOS ESCRITOS - Aforismi /Aforismos. Antologia Bilingue Italiano-Spagnolo / Antología Bilingüe Italiano-Español
Traduzioni di Hiram Barrios e Yolanda García Arenas / Traducciones de Hiram Barrios y Yolanda García Arenas
Autori Messicani / Autores mexicanos: Anna Kullick Lackner, Armando González Torres, Benjamín Barajas, GeneyBeltrán, Carlos Francisco Gallardo Sánchez, Hiram Barrios, Yolanda García Arenas
Autori Italiani / Autores italianos: Fabrizio Caramagna, Alberto Casiraghy, Camillo Cuneo, Donato Di Poce, Stefano Elefanti, Sandro Montalto, Giovanni Ronzoni
Dallo scritto di Donato Di Poce: ELOGIO DELL’AFORISMA - “…U. Eco, a proposito di uno dei più bei libri di Aforismi mai pubblicato (S. J. Lec: Pensieri Spettinati, Bompiani, 1984), scrisse: “ …un libro che si recensisce (e si raccomanda) leggendolo ad alta voce”, evidenziando con una girandola scoppiettante di citazioni, i bagliori di alcuni aforismi scelti a caso.
Dalla Introduzione di Hiram Barrios: “…Silenzi scritti raggruppa 14 aforisti contemporanei: 7 italiani e 7 messicani. Ognuno ha scelto 10 aforismi senza precedenti per questa raccolta. La richiesta non ha proposto avere un tema specifico, invece, il silenzio senza essere l’asse tematico, è presente in quasi tutti gli autori, forse perché la scrittura aforistica ha legami inaspettati (e insoliti) con il silenzio. Questa antologia mostra alcuni dalle strade abituali dell’aforisma che si scrive ai nostri giorni, sia in Europa, sia in America; sia in italiano o forse in spagnolo
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martedì 17 novembre 2020
TEMPORARY STORE SINCE 2003
The Unknown: Lo Sconosciuto di Kieu Bich Hau (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Kieu Bich Hau è nata nel 1972 nella provincia di Hung Yen, in Vietnam. Vice capo degli Affari Esteri dell’Associazione degli Scrittori del Vietnam. Direttrice editoriale di Vietnam Textile - Garment - Fashion Magazine. Ex vicedirettrice di Intellectual Magazine. Ora vive ad Hanoi, in Vietnam. E’ autrice di numerose pubblicazioni apprezzate a livello internazionale e vincitrice di prestigiosi premi letterari. “Sono versi che l’autrice dedica all’uomo che ama, lontano perché vive in un altro continente, ma la cui presenza è da lei avvertita grazie al ricordo dei momenti trascorsi insieme, momenti che la poesia fa rivivere in modo intenso, da cui emergono i vari e spesso contrastanti stati d’animo che accompagnano inevitabilmente l’amore, sentimento dalle molteplici sfaccettature” (Laura Garavaglia)
In copertina: Painting by Artist Hoang A Sang
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lunedì 16 novembre 2020
TEMPORARY STORE SINCE 2003
Subbuglio di Alessandra Peluso ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
C’è una tendenza nella poesia italiana che va avanti da sette secoli ed è un portato diretto dell’azione di Francesco Petrarca: il lessico dev’essere rarefatto, selezionato, deve escludere aspetti troppo realistici e diretti, non deve descrivere in modo diretto la realtà. Anche senza conoscere Petrarca (ma i Grandi lo conoscono bene), i nostri poeti non scrivono quasi mai la parola aereo, o ferro da stiro, o melanzana: le loro piante sono il viburno, l’edera, il gelsomino, non la gramigna, il melone, il pomodoro. Abbiamo fatto questa premessa perché Subbuglio, l’ultima raccolta di Alessandra Peluso, è come minimo una lettura sorprendente: riesce a tenere insieme la lezione formale di Petrarca con il punto di vista femminile sull’amore, inteso questa volta più come eros che come agape, aspetto già questo di grande originalità e di cui troviamo pochi precedenti nella poesia italiana. Riesce a sublimare, attraverso un linguaggio etereo e ricercatissimo, aspetti intimi. Suggerisce, non descrive. Inspira ed espira seguendo il ritmo binario della natura, che è quello delle maree. Quello della notte e del giorno. Quello della terra e del cielo. Quello del silenzio e del suono. Quello del battere e levare. Quello della sensualità. Quello della sessualità. (Marcello Aprile - Ordinario Linguistica italiana, Università del Salento)
Alessandra Peluso. Amante della libertà. Di ogni luogo. Delle anime. Collabora con l'Università del Salento (Bioetica, Filosofia politica, Storia della pedagogia) e con l’Università di Urbino Carlo Bo (Storia della filosofia, Filosofia della cultura). La prima raccolta di versi è “Canto d’Anima Amante” (2010), “Ritorno Sorgente” (2013), a cui è seguita “Sul Boxer del Nonno verso la Poesia” (2016).In copertina opera dell'artista Benedetta Longo
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