giovedì 31 gennaio 2019
mercoledì 30 gennaio 2019
martedì 29 gennaio 2019
Cast Poetry in the Footsteps of a Woman Who Is Walking by Elisa Longo (“I quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno”, August 2018, e-book)
Cast Poetry in the Footsteps of a Woman Who Is Walking
(“I quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno”, August 2018, e-book) is the
title of Elisa Longo’s first book of poetry, and it’s just enough to evoke the
author’s poetics: poetry doesn’t only mean “to make”– the Greek verb ποιέω (poiéo) –, it also means “to be”, and not only an
idea, an image, an emotion recalled by a spot of color on paper, but much more,
it’s an object on fire that must be handled, it’s a thing that scratches, blows
and cuts and eventually, maybe, it makes you fall in love in the way one of
Marina Abramović’s performances can.
Elisa Longo’s lines have the long breath of wheat
which ripens at every new reading. They are soft like the flour which makes
bread rise. They are also rough as an iron blade which is rusting under the
rain, the sickle with no handle which has just reaped the field. But that blade
is already blunt and described in the minutest of details, it’s a free line but
forced by the limits of its own body, and palpable as the flesh which wants to
blow up in the mind for falling back new in the hands. This book is a journey
into the world of a dynamic and fundamental poetess; Elisa Longo’s lines are a
boiling magma, a river of words in ongoing transformation; as a whole they are
objective sedimentations taking on density and give us the weight of their
presence without any compromise; they are the reflection of their own author,
as her significant epigraph explains.
From the Introduction signed by Riccardo Giuseppe
Mereu
On encountering Elisa Longo’s poems, the collection
title makes an energetic first impression: poetry is cast into a woman’s
footstep. Poetry, therefore, is something concrete, which doesn’t need handling
with care. Quite the contrary: it needs (or shall we say ‘it gives’?) strength.
Energy. Life. And it is cast into a woman’s footstep. This woman is walking. In
the poet’s view, women are the future: thus, this future is definitely on the
go. Just like trees do, these poems look upwards, towards the sky, towards
Life. They show the poet’s soul, and touch the reader’s. On a final note, let
us go back to the collection title, to poetry cast into a woman’s footstep. The
English language gives it an added value: true, we can cast objects. But
somebody (poets, certainly) can also cast a spell. Let us then surrender to the
magic of the title, and see where these poetic footsteps lead us.
From the Postscript signed by Raffaella Ticozzi
Photo cover Joe Beck on unsplash
Cura editorial
Valentina Sansò
Info link
https://www.amazon.it/dp/B07N5P9937/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1548625551&sr=1-1&keywords=stefano+donno
lunedì 28 gennaio 2019
domenica 27 gennaio 2019
mercoledì 23 gennaio 2019
Nicola Manicardi presenta la sua raccolta di versi Non so (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, collana Z curata da Nicola Vacca) a Modena il 25 gennaio 2019
Non so di Nicola
Manicardi (collana Z diretta da Nicola Vacca per i Quaderni del Bardo Edizioni
di Stefano Donno) sarà presentato il 25 gennaio 2019 alle ore 18.30 presso il
Consorzio Creativo in Via dello Zono 5 a Modena dal curatore Nicola Vacca e
l’editore Stefano Donno.
Nicola Manicardi scrive
versi scomodamente adagiato sulle curve del quotidiano. Giorno per giorno
annota sulla pagina la sua immanenza. Non gli interessa altro che il qui e ora
del suo passaggio. La sua poesia è fisica, concreta e corporale e ha in sé un’essenzialità
limpida che non tradisce il vissuto. Non ci si nasconde dietro le parole,
questo dovrebbe sapere il poeta. Non ci si dovrebbe nascondere quando si ha a
che fare con la poesia. (Nicola Vacca)
martedì 22 gennaio 2019
lunedì 21 gennaio 2019
domenica 20 gennaio 2019
sabato 19 gennaio 2019
new - Operative and speculative alchemy in Albrecht Dürer : Experimental essay according to the linguistic parameters of the current artificial intelligence by Stefano Donno
Albrecht Dürer
(Nuremberg, 1471 - Nuremberg, 1528) is one of those artists hardly ascribable
to a style because they possess that aura of genius that leads them to have
their expressive language the memory of past centuries and the mirage of future
works. Dürer was a prophet in the literary sense of the term: he tells us
stories and events not yet lived. At the Magnani Rocca Foundation located in
Mamiano di Traversetolo (Parma) one of the most seducing engravings he has made
entitled Melencolia I is conserved. It is only 16.8 cm wide and 23.9 high,
although small, it has a very complex universe of symbols, references, real and
unreal creatures, work tools, glimpses of light and depths of shadow. It's
almost a puzzle, an enigma just waiting to be solved
Info link
venerdì 18 gennaio 2019
new - Saltando nel vuoto ho raccolto l’oro di Omar Gellera (I Quaderni del Bardo Edizioni per Amazon)
Le poesie di Omar
Gellera sono un viaggio che comincia nell’incertezza della notte dove le forme
e i colori si nascondono come germogli pronti a crescere. Ogni sua parola si
trasforma, è un caleidoscopio di emozioni che riemerge dal profondo rincorrendo
i colori portati da un nuovo mattino. Nella poesia che apre la silloge, Catarsi
in mano, scrive “e rispetta il tremolio/ del tuo sguardo sul mondo”. È uno
sguardo delicato e intenso quello di Gellera che affronta con umiltà, nelle tre
sezioni della sua prima silloge poetica -Il Vuoto, Il Volo e L’Oro-, un
percorso di crescita, paura e cambiamento senza ricette magiche, ma regalando
al lettore la sua esperienza di vita. Da Insonnia “e i dubbi fanno a botte
tutte le volte/ che vado a caccia di risposte/ in un mondo che si cura con
verità in compresse/ da prendere due volte al giorno dopo i pasti”. L’autore
s’interroga sui sogni, che non devono rimanere chiusi in un cassetto, ma che
bisogna cercare di raggiungere anche se ci si sente in un momento di
difficoltà, anche se ci si sente sbagliati. C’è sempre qualcosa a cui
aggrapparsi per poter rimanere a galla, come scrive in Balene “I nervi
accavallati nel collo/ mi schiacciano lo sguardo/ verso la terra del cortile/ e
non riesco a respirare,/ a concedermi il rischio/ di lasciarmi guardare… e mi
aggrappo/ al dorso delle balene/ per non perdere parole/ ritrovate a fatica/ e
sentirmi al sicuro/ nello scheletro della vita”. (dall’introduzione di Elisa
Longo)
photo cover by Shane
Rounce on unsplash
Omar Gellera nasce il
17 agosto 1988 a Milano. Studia lingue al liceo e nel 2016 consegue la laurea
magistrale in psicologia sociale, con una tesi sull’identità di genere.
Attualmente si occupa di interventi sociali sul territorio di Milano: coordina
un progetto di prevenzione all’abuso di alcol e droghe e lavora in un progetto
di inclusione sociale rivolto a madri con bambini. Fuori dal lavoro fugge
appena può in montagna o al cinema, ha una singolare passione per le tartarughe
marine e naturalmente per la scrittura. Il 22 settembre 2018 vince un Poetry
Slam presso la Casa delle Arti - Spazio Alda Merini di Milano, classificandosi
quarto alla finale del torneo. Con la vittoria del 22 settembre parteciperà
alla finale del campionato nazionale di Slam Italia 2018-2019. Oltre a
scrivere, collabora con il Festival Internazionale di Poesia di Milano. Ha
partecipato il 13 e 14 ottobre 2018 a “La Piuma sul Baratro”, una maratona
poetica di venticinque ore che si svolge a Piacenza. Ha pubblicato un racconto
nella raccolta di racconti di Natale XXL MAS edito da “I Quaderni del Bardo
Edizioni” di Stefano Donno.
Pagina fb “Catarsi in
mano” / Cura editoriale Valentina Sansò
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