domenica 10 maggio 2020

Ho sbagliato tutto perché lo vedevo con i miei occhi di Elisa Longo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
























Dopo Buttate la poesia tra le gambe di una donna che passeggia l’autrice Elisa Longo racconta l’amore, la vita e gli sbandamenti rovinosi causati dalla perdita di punti di riferimento.  Una poetica che celebra i tentativi, le scelte, le rinunce, gli inciampi immancabili del quotidiano. La poetica di Elisa Longo “...  è un guardarsi dentro come solo modo di vedere il reale fuori.” Così scrive Enrico Marià nella prefazione. «I miei tentativi amorosi sono passati dal realismo estremo a scorpacciate di fantasia, ho iniziato a chiedermi se vediamo tutto e solo con gli occhi.»
“L’angelo/demone che dice che tutto è “un richiamo d’amore”. Un cammino, una corsa irreversibile di non fine mai anche nella sua fine. Elisa Longo parla la scrittura con il tatto degli occhi chiusi. Longo parla di amore. La sfida massima. Ciò che ci rende campo di battaglia, corpi felici, creature veramente compiute, esseri eternamente monchi. Tre sezioni per dare respiro a una raccolta armonica di coerenza e strappi. Per un cammino dolce-impervio di vette concettuali ed espressive. La posta in gioco in ogni poesia è altissima, è vertigine consapevole della caduta e della vetta. È un guardarsi dentro come solo modo per vedere il reale fuori. Il sentire come animale guida a indicare, scavare, trovare, scoperchiare sentieri e strade. Una scrittura fisica e metafisica, carnale e spirituale di dolorose carneficine, di medicamenti e guarigioni. “L’amore solo o solitudini d’amore, l’amore presente ma che ferisce”. Da qui si parte, mollando gli ormeggi. L’esergo dell’autrice stessa dall’ustionante sincerità: “A un certo punto pensavo di sapere cosa fosse l’amore. / Mi sbagliavo, /continuo a sbagliare. / Tento di capirci qualcosa. / Scrivo.”

Siamo dentro un viaggio iniziatico di espiatoria redenzione, di spasmi, sudore nel nome del sentimento dei sentimenti …” dalla prefazione di Enrico Marià

Elisa Longo nasce a Tradate (VA) il 14 maggio 1974 da genitori pugliesi. Cresce e respira l’aria di Panni, un paesino a 801 m. s.l.m. del Subappennino Dauno. Si laurea in lingue e letterature straniere all’Università Cattolica di Milano. Scrittrice di racconti e poesie, partecipa alla prima lettura pubblica a novembre 2017. Il pubblico si incuriosisce e comincia a interessarsi alla sua poetica che sembra emergere dal nulla. A maggio 2018 vince il “No Lunch Poetry Slam” dell’edizione del Festival Internazionale di Poesia di Milano e comincia la sua collaborazione con alcuni poeti della scena milanese. “Non penso che la poesia debba essere rinchiusa nei salotti o essere letta solo nelle riviste letterarie. La poesia risuona per le strade, quando è viva dialoga con il panorama circostante. Vedere una donna passeggiare è poesia. Io scrivo una poesia del quotidiano e la metto a disposizione di chiunque voglia leggerla: nei salotti, nelle riviste poetiche, nei poetry slam o per strada.” Pubblica Buttate la poesia tra le gambe di una donna che passeggia, curata da Stefano Donno de I Quaderni del Bardo Edizioni, ad agosto 2018, in vendita in versione e-book. Il libro riscuote un grande successo. Pubblica, sempre con I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Come se qualcuno vi vedesse nudi, una raccolta di cinque racconti per parlare di sentimenti, in e-book a ottobre dello stesso anno e in versione cartacea ad agosto 2019. Impegnata nel sociale per la parità di genere, collabora come volontaria con le “Case delle donne”. Performer, alterna la lettura delle sue poesie con stralci di prosa, di brani cantati, cucendo un dialogo tra le arti per arrivare a un significato altro.

In copertina: Illustrazione di Alessandro Baronciani

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